UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

CONSIGLIO PERMANENTE. Dichiarazione di Mons. Pompili del 30 marzo 2011

Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali - Il Consiglio permanente si è chiuso questa sera, dopo aver affrontato tutti i punti all’ordine del giorno. E’ stato autorizzato l’invio ai Vescovi della seconda parte dei materiali della terza edizione del Messale Romano, in vista dell’approvazione da parte dell’Assemblea generale del maggio 2011. E’ stato poi discusso […]
30 Marzo 2011

Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali -

Il Consiglio permanente si è chiuso questa sera, dopo aver affrontato tutti i punti all’ordine del giorno.
E’ stato autorizzato l’invio ai Vescovi della seconda parte dei materiali della terza edizione del Messale Romano, in vista dell’approvazione da parte dell’Assemblea generale del maggio 2011.
E’ stato poi discusso il rilancio delle erogazioni liberali per il sostentamento del clero. Quindi è stato determinato il contributo da assegnare ai Tribunali Ecclesiastici Regionali per l’anno in corso, precisando l’inquadramento professionale ed economico delle varie figure in essi operanti. L’attenzione della Chiesa per una questione che ha evidenti riflessi sul vissuto interiore delle persone induce a ritenere che sia questo un ambito nel quale, oltre le ben note competenze giuridiche, occorre assicurare una spiccata identità ecclesiale e una specifica sensibilità pastorale.
E’ stato poi approvato il piano quinquennale delle 12 Commissioni Episcopali che, come è noto, hanno compiti di studio, di proposta e di animazione e svolgono la loro attività nel quadro degli orientamenti pastorali periodicamente assunti dalla CEI. Tutte le 12 Commissioni hanno inserito il loro piano all’interno del documento programmatico “Educare alla vita buona del Vangelo”. I programmi delle Commissioni esprimono un orientamento autorevole, la cui realizzazione subirà eventuali modifiche in corso d’opera, tenendo conto delle decisioni che via via matureranno anche all’interno del Consiglio permanente e nell’Assemblea generale, oltre che nel Convegno ecclesiale di metà decennio.
E’ stato poi dato conto di una informativa della proposta di modifica dell’intesa per l’insegnamento della religione cattolica per adeguarla ai nuovi titoli accademici rilasciati dagli Istituti Superiori di Scienze Religiose.

Ufficio Stampa