UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Cercare la verità per condividerla”. Concluso a Perugia il convegno

Una linea dialogica della comunicazione molto importante nella società caratterizzata dal pluralismo di posizioni è emersa nella tre-giorni del convegno regionale sull'informazione "Cercare la verità per condividerla" (Perugia, 13-15 novembre) promosso dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana e dall’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Umbra in collaborazione con il dipartimento di istituzioni e società dell’Università degli studi di Perugia, l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria con il patrocinio dei Comuni umbri sede di Diocesi.
17 Novembre 2008

Una linea dialogica della comunicazione molto importante nella società caratterizzata dal pluralismo di posizioni è emersa nella tre-giorni del convegno regionale sull'informazione "Cercare la verità per condividerla" (Perugia, 13-15 novembre) promosso dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana e dall’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Umbra in collaborazione con il dipartimento di istituzioni e società dell’Università degli studi di Perugia, l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria con il patrocinio dei Comuni umbri sede di Diocesi. A rilevarla è stato anche l'arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Riccardo Fontana, vice presidente della CEU con delega per le Comunicazioni sociali, durante l'omelia della celebrazione eucaristica dei convegnisti nella chiesa di Sant'Ercolano. Il presule ha specificato che la verità è sempre coniugata all'amore e, citando san Paolo, ha detto "fare la verità nella carità". Mons. Fontana si è soffermato su due concetti fondamentali che la tre-giorni perugina sui media ha offerto ai partecipanti: "la verità fatta di tante piccole tessere composte insieme; la comunicazione come costruttrice di ponti tra visioni diverse". Ed ha concluso ricordando che "a noi cristiani riuniti è chiesto il coraggio di uscire dalla logica mercantile del nostro tempo. Di non fare il conto alla ricerca di quale vantaggio possa io averne dalle cose, o quale danno, ma di recuperare la misericordia, che è l'altra faccia della moneta della verità , ugualmente icona e sigillo che appartiene e contraddistingue i Figli di Dio". Tra i 196 delegati convegnisti provenienti dalle otto Diocesi dell'Umbria, ai quali si sono aggiunti nel corso dei tre giorni 150 ospiti tra giornalisti, studenti, docenti, cultori del mondo dei media e rappresentanti delle istituzioni civili umbre, si è respirata un'atmosfera di grande coinvolgimento ed interesse per ciò che è emerso dal convegno, che non ha solo elaborato teorie. Molti degli intervenuti auspicano che dall'esperienza del Convegno si possa avviare un "progetto culturale" aperto a tutte le componenti della società nella ricerca della verità per condividerla. I lavori si sono conclusi, dopo la mattinata incentrata sui cinque gruppi di studio (la comunicazione scritta, la radio e la televisione, i nuovi media, il teatro e la musica, l'animatore della comunicazione e della cultura nella comunità cristiana), dalla presentazione del corso per Animatore della Cultura e della Comunicazione, che si rivolge a giovani diplomati e o laureati. L'intento è quello di formare delle competenze e professionalità che possano costituire un valido supporto alle realtà ecclesiali regionali e nazionali nell'affrontare le diverse applicazioni pratiche del mondo della comunicazione (carta stampata, radio, tv tradizionale e web, siti internet, uffici stampa, ecc.).

Di seguito gli interventi dei relatori. Per ulteriori info www.chiesainumbria.it