UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Chiesa come luogo di incontro e… “cyberteologia”

Proseguono, trasmessi in diretta via web sul sito www.diocesinrete.it, i lavori del Seminario di studio nazionale "Diocesi in rete", organizzato dall'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e dal Servizio Informatico della CEI. La giornata di ieri ha offerto abbondanti spunti di riflessione...
24 Novembre 2010
Proseguono, trasmessi in diretta via web sul sito www.diocesinrete.it, i lavori del Seminario di studio nazionale in programma a Roma il 23 e 24 novembre. Mentre la giornata odierna è dedicata alle sfide "concrete" che gli operatori pastorali della comunicazione vivono quotidianamente nelle diocesi italiane, quella di ieri ha offerto invece abbondanti spunti di riflessione e di approfondimento. In allegato trovate i testi del saluto di S. E. Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, e degli interventi di Mons. Domenico Pompili, Direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, e di Padre Antonio Spadaro.
Nel sito del convegno sono disponibili anche i video relativi, insieme al video di quello del Direttore del Sole 24 Ore, Gianni Riotta, di cui non è al momento disponibile un testo scritto.
In apertura dei lavori Mons. Crociata ha presentato il Seminario come un ulteriore passo in avanti nell'abitare il continente digitale con lo sguardo della fede, seguendo la sollecitazione offerta anche dagli Orientamenti pastorali per il prossimo decennio.
Nel nuovo contesto esistenziale in cui viviamo, ha detto poi Mons. Pompili, "la Chiesa dovrà essere sempre meno ‘comunità virtuale’ e sempre più ‘social network’; sempre meno ‘istituzione primaria’ e sempre più ‘istituzione intermediaria’, sempre meno nicchia e sempre più minoranza creativa, sempre meno strumento di una trasmissione e sempre più luogo di un incontro."
Se il futuro della Rete sarà roseo, ha aggiunto poi il Direttore Riotta, anche la nostra vita lo sarà; ma se sulla Rete prevarranno le forze del male, ci attendono tempi bui.
Della possibilità (e forse della necessità) di elaborare una cyberteologia, ha infine parlato anche Padre Spadaro, definendola come "l’intelligenza della fede al tempo della Rete, cioè la riflessione sulla pensabilità della fede alla luce della logica della Rete".