Il sottotitolo del FFF è: «Una festa con il cinema intorno».
Sì perché un film o, persino, un cartone animato possono diventare lo spunto per un confronto che, nella vita quotidiana, viene sempre rimandato spesso solo per mancanza di tempo. Quest’anno avremo proiezioni dal primo pomeriggio fino a mezzanotte. L’offerta di film, che arrivano dai vari concorsi cinematografici, è davvero ricca. E si tratta di prodotti che hanno sempre a che fare con le tematiche familiari o, più in generale, con i rapporti tra le persone.
Sono film italiani?
Non solo, arrivano da tutto il mondo. Mi viene in mente, solo per citarne uno, Touch of the light, che racconta la storia di un ragazzo cinese cieco che diventa musicista.
Il FFF non è solo cinema. Cos’altro avete in serbo per chi verrà a Fiuggi?
Abbiamo spettacolo teatrali e incontri su temi relativi alla famiglia. Un evento a cui tengo molto è il concerto di Franco Fasano intitolato Da fratello e fratello. Infine ogni mattina, grazie al supporto del Club Alpino Italiano, sarà possibile avventurarsi sugli itinerari de «Il cammino delle Abbazie, da Subiaco a Montecassino, sulle orme di San Benedetto», un percorso a piedi in nove tappe per ripercorrere il viaggio intrapreso dal Santo patrono d’Europa tra il 525 e il 529. Tra gli ospiti d’onore avremo il vicedirettore di Radio Rai Sergio Valzania e Davide Riondino.
Quali e quante sono le famiglie che partecipano al FFF?
Di chi è la responsabilità di tutto questo?
Di tanti, anche della politica. La famiglia è una cellula importante della società e i governanti devono capirlo anche perché rappresenta uno dei maggiori ammortizzatori sociali. Se si cominciasse a investire e a lavorare sulla famiglia, molti problemi si risolverebbero più facilmente.