UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Cinema, affare di famiglia

Mussi Bol­lini, direttore artistico del Fiuggi Fa­mily Festival, di scena dal 21 al 28 lu­glio, ad Avvenire non nasconde l’entusiasmo per la ricchezza del programma che, per la sesta volta, vedrà la cittadina del Frusinate trasformarsi in un vero e proprio punto di incontro per le fa­miglie.
12 Luglio 2013
«Nonostante la carenza economica, che si sente più degli altri anni, e il fatto di non avere avuto un euro da nessuno, anche stavolta sia­mo riusciti a mettere in piedi una bel­lissima manifestazione»: Mussi Bol­lini, direttore artistico del Fiuggi Fa­mily Festival, di scena dal 21 al 28 lu­glio, non nasconde l’entusiasmo per la ricchezza del programma che, per la sesta volta, vedrà la cittadina del Frusinate trasformarsi in un vero e proprio punto di incontro per le fa­miglie. Tra di loro ma, anche, tra i componenti degli stessi nuclei fami­liari, ai quali, aggiunge la Bollini, «re­galiamo un momento di dialogo».

Il sottotitolo del FFF è: «Una festa con il cinema intorno».
Sì perché un film o, persino, un car­tone animato possono diventare lo spunto per un confronto che, nella vita quotidiana, viene sempre ri­mandato spesso solo per mancanza di tempo. Quest’anno avremo proie­zioni dal primo pomeriggio fino a mezzanotte. L’offerta di film, che arrivano dai vari concorsi cinema­­tografici, è davvero ricca. E si trat­ta di prodotti che hanno sempre a che fare con le tematiche familiari o, più in generale, con i rapporti tra le persone.

Sono film italiani?
Non solo, arrivano da tutto il mondo. Mi viene in mente, solo per citarne u­no, Touch of the light, che racconta la storia di un ragazzo cinese cieco che diventa musicista.

Il FFF non è solo cinema. Cos’altro a­vete in serbo per chi verrà a Fiuggi?
Abbiamo spettacolo teatrali e incon­tri su temi relativi alla famiglia. Un e­vento a cui tengo molto è il concerto di Franco Fasano intitolato Da fra­tello e fratello. Infine ogni mattina, grazie al supporto del Club Alpino I­taliano, sarà possibile avventurarsi sugli itinerari de «Il cammino delle Abbazie, da Subiaco a Montecassino, sulle orme di San Benedetto», un per­corso a piedi in nove tappe per ri­percorrere il viaggio intrapreso dal Santo patrono d’Europa tra il 525 e il 529. Tra gli ospiti d’onore avremo il vi­cedirettore di Radio Rai Sergio Valza­nia e Davide Riondino.

Quali e quante sono le famiglie che partecipano al FFF?

Sono tante, per noi funziona molto il passaparola. Chi viene, quasi sempre ritorna e porta con sé gli amici. Poi ci sono le famiglie spinte dalle diverse associazioni a vivere questa settima­na un po’ particolare. Abbiamo anche nuclei familiari che programmano la loro settimana di vacanza estiva al Fiuggi Family Festival. Penso, ad e­sempio, a cinque famiglie di Palermo che, ogni anno, arrivano puntuali al­l’appuntamento. Per molti il FFF rap­presenta un momento per ritrovarsi e per parlare. Perché purtroppo, sui giornali e in televisione, di famiglia e di infanzia si discute solo in termini problematici. Le faccio un esempio: il programma SOS Tata è molto cari­no e fatto bene. Ma di che parla? Di genitori che non sanno come gestire i figli e di una baby sitter che offre ri­cette di buon senso. Quello che mol­ti genitori non sanno più usare.

Di chi è la responsabilità di tutto questo?
Di tanti, anche della politica. La fa­miglia è una cellula importante del­la società e i governanti devono ca­pirlo anche perché rappresenta uno dei maggiori ammortizzatori sociali. Se si cominciasse a investire e a la­vorare sulla famiglia, molti problemi si risolverebbero più facilmente.