In diocesi di Como si è celebrata domenica scorsa la Giornata di Avvenire. Numerose le parrocchie che hanno aderito all’iniziativa: 6000 le copie distribuite in oltre 130 comunità. «Abbiamo un’occasione importante per conoscere un’informazione corretta e veritiera – si è sottolineato nelle realtà dove il quotidiano è stato diffuso –. Un’opportunità per leggere la cronaca non attraverso lenti deformate, ma con un parametro irrinunciabile: il rispetto della persona». «Comunicare – riflette il vescovo di Como Diego Coletti – è un lavoro complesso, che richiede talento e capacità di interpretare i fatti, contribuendo alla formazione delle coscienze, alla diffusione della cultura. Nell’occidente sviluppato – osserva – assistiamo a un sempre maggiore degrado della comunicazione. Si è ancora capaci di narrare o ci fermiamo al livello della semplice informazione? Dove è finita la verità? Di fronte all’ipertrofia di notizie, quale spazio è lasciato al pensiero e alla disponibilità a chiedersi 'perché'? Dobbiamo stare attenti ai criteri – chiosa Coletti – altrimenti avremo comunicatori poco liberi e poco responsabili ». L’impegno della diocesi di Como nel settore massmedia è molto articolato «perché una comunicazione ben fatta – ammonisce il presule – è un servizio al Bene comune». «Tre sono i mezzi attraverso cui la nostra Chiesa comunica – spiega il vicario episcopale per la cultura, monsignor Angelo Riva, che ha una delega per la comunicazione –: il sito web (in fase di ristrutturazione), il settimanale diocesano e l’Ufficio stampa». A gennaio 2011, infine, uno degli argomenti in agenda per l’aggiornamento del clero è 'educazione e mezzi di comunicazione': a parlare ai sacerdoti sarà Chiara Giaccardi, docente alla Cattolica di Milano.