E' stato pubblicato il 3° numero della collana "Quaderni di Comunicando", curata dalla Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, interamente dedicato al Convegno nazionale "Testimoni Digitali".
Ecco come, nella prefazione, Don Giacomo Ruggeri, Direttore dell'Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali, spiega il senso di questo lavoro.
«Appassionati dei linguaggi dei nuovi media ma anche radicati nella propria identità di fede; abili nel districarsi attraverso i tratti mutevoli della cultura digitale ma sempre pronti a rendere ragione del proprio punto di vista, che è fermo e nitido. Quelli che fanno cultura e comunicazione all’interno delle comunità cristiane – che si tratti dei media vecchi e nuovi, dell’esperienza teatrale o delle sale della comunità – sono cresciuti, sono maturati, aumentati in numero e competenze e sono pronti a diventare sempre più
Testimoni digitali. E’ il titolo del Convegno che si è tenuto dal 22 al 24 aprile 2010 a Roma, con la conclusione alla presenza di Papa Benedetto XVI. Questo numero speciale dei
Quaderni di Comunicando raccoglie una sintesi delle relazioni e degli interventi proposti in quell’occasione preziosa per la Chiesa Italiana. Testi utili per sacerdoti, studenti nei seminari, docenti di religione, operatori pastorali, catechisti, operatori dei media della carta stampata locale, siti di informazione on line e per coloro che desiderano approfondire questo tema così vasto quanto cruciale. La collana
Quaderni di Comunicando si inserisce nel progetto e percorso formativo che l’Ufficio Comunicazioni Sociali ha avviato nel contesto ecclesiale diocesano, integrandosi e affiancandosi al sito diocesano
www.fanodiocesi.it, al quindicianale di informazione e formazione la newsletter
Comunichiamo e nella versione cartacea in forma periodica nell’intero territorio della Diocesi. Con la trattazione monotematica di ogni Quaderno viene posto l’accento su di un ambito importante nella formazione integrale della persona e riproposto, a mò di mandato, al Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona. L’auspicio e l’impegno che tale strumento favorisca una passione educativa e culturale dove la fede e l’annuncio del Vangelo si pongono come criterio di discernimento per l’agire e il pensare dell’uomo.»