UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Comunicato finale, “accompagnamento educativo” come impegno della Chiesa

Avvio della riflessione per definire il tema degli orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020; approvazione del testo della "Lettera ai cercatori di Dio"; esame della prima bozza della nota "Educare al bene comune"; considerazioni sulla traduzione italiana della editio typica tertia del Messale romano e preparazione della nuova edizione italiana del Rito delle Esequie: sono questi alcuni dei punti dei quali si è occupato, la scorsa settimana, il Consiglio permanente della Cei.
30 Settembre 2008

Avvio della riflessione per definire il tema degli orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020; approvazione del testo della "Lettera ai cercatori di Dio"; esame della prima bozza della nota "Educare al bene comune"; considerazioni sulla traduzione italiana della editio typica tertia del Messale romano e preparazione della nuova edizione italiana del Rito delle Esequie: sono questi alcuni dei punti dei quali si è occupato, la scorsa settimana, il Consiglio permanente della Cei. Ne parla il comunicato finale diffuso oggi e presentato in conferenza stampa, in Vaticano, dal Segretario generale uscente mons. Giuseppe Betori, arcivescovo eletto di Firenze. Dopo aver ricordato le persecuzioni in corso India contro i cristiani, verso i quali è stata espressa "accorata solidarietà", il comunicato fa cenno alla Giornata Mondiale della Gioventù svolta in estate a Sydney, definendola "una straordinaria occasione di dialogo tra il Papa e le giovani generazioni". Anche il recente pellegrinaggio di Benedetto XVI a Lourdes viene richiamato come "significativo luogo di esperienza ecclesiale". Si sottolinea, rifacendosi a questi due eventi, che "l'impegno evangelizzante della Chiesa debba assumere sempre di nuovo la forma dell'accompagnamento educativo". Il Comunicato finale dei lavori del Consiglio permanente della Cei della scorsa settimana si sofferma quindi sull’educazione liturgica delle comunità cristiane, oltre che sulla formazione dei futuri presbiteri, occupandosi poi dello "scenario politico". A questo riguardo vengono ribadite le parole del card. Angelo Bagnasco, che nella prolusione ai lavori ha definito l’Italia "più che un Paese da incubo ... un Paese che ciclicamente conosce gli spasmi di un travaglio incompiuto". Viene poi ribadito che "la legittima aspirazione a un modello federalista, soprattutto in campo fiscale, se può essere incentivo a una maggiore responsabilità nella gestione delle risorse, non può pregiudicare il principio della solidarietà e della comunanza dei destini, cardini dell’unità del Paese". La parte del documento che si occupa di questioni "politiche" riserva di seguito attenzione anche al tema dell'immigrazione e della eventuale legge sul "fine vita" ricordando che essa "sarebbe cosa ben diversa da una normativa che legittimi la nozione di testamento biologico, espressione di una cultura dell’autodeterminazione". Il comunicato ribadisce la necessità di evitare "forme mascherate di eutanasia, in particolare di abbandono terapeutico, e sia invece esaltato ancora una volta quel favor vitae che a partire dalla Costituzione contraddistingue l’ordinamento italiano". Occupandosi specificamente del caso di Eluana Englaro, il comunicato finale ricorda il principio del rispetto della vita, dal concepimento alla fine naturale, e fa poi riferimento alla approvazione del Messaggio che sarà pubblicato in occasione della Giornata per la vita del 2009, intitolato "La forza della vita nella sofferenza", a conferma – si dice nel documento - della costante attenzione della comunità cristiana a questa frontiera decisiva dell’esistenza umana, capace di evidenziare la forza innovativa e paradossale del messaggio evangelico, che in Cristo trasforma la sofferenza e la morte stessa in occasione di riscatto e salvezza". Nelle parti conclusive del comunicato si riferisce di una lettera al Presidente della Azione Cattolica Italiana, verso la quale i Vescovi "guardano con viva gratitudine e fiduciosa attesa". Si parla poi di una "Lettera ai cercatori di Dio" come "strumento per la lettura e la meditazione personale" e si annuncia una nota intitolata "Educare al bene comune" che verrà messa a punto quanto prima. Oltre a una serie di nomine in organismi della Cei e collegati, il comunicato finale annuncia il riconoscimento della "rilevanza nazionale del Movimento Testimoni del Risorto, approvandone lo statuto".