Dallo scoppio della pandemia, nel marzo 2020, ci siamo resi ancor più conto quanto sia decisivo anche per la Chiesa e nella Chiesa, comunicare e cercare di farlo bene. Sul comunicare, credo che ci siamo; non spetta a me, invece, giudicare la qualità del nostro modo di farlo. Tuttavia mi sento di poter dire che la Chiesa di Grosseto anche nel corso del 2021 è stata presente, ha cercato di informare, raccontare, veicolare messaggi dai quali trasparisse prima di tutto la passione per il Vangelo, anche quando si è trattato di fronteggiare situazioni più complesse.
Nella relazione sul 2019 scrivevo: “L’Ufficio comunicazioni sociali ha una natura ambivalente:
- Da un lato è un ufficio di Curia, che collabora direttamente con il Vescovo per la vita ordinaria e straordinaria della Diocesi
- Dall’altro è anche un ufficio pastorale, con la funzione di animare la comunità diocesana al valore della comunicazione in funzione di evangelizzazione.
Nel 2021 sono maturate le condizioni perché l’ufficio si strutturasse ancora di più grazie alla disponibilità di un sacerdote – don Stefano Papini – e di alcuni laici – Giovanni Cerboni, Alessandro Maffei, Bruno Ruffaldi Santori, Michela Giannini – di offrire la loro volontaria collaborazione. Assieme a loro è stata preziosa e costante la vicinanza e l’attenzione del Vicario. Questo ci ha permesso di sperimentare anche modalità nuove di comunicare, a partire dal lancio di un canale podcast che abbiamo chiamato “Dare voce alle parole”. Abbiamo avviato, così, due esperienze: “Sfogliando Toscana Oggi”, appuntamento settimanale (temporaneamente interrotto) dove proponevamo la lettura di uno o due articoli presi dal dorso regionale e da quello diocesano; “Ripigliàti, storie di ripartenza”, un ciclo di belle interviste realizzate per il tempo pasquale, nelle quali abbiamo raccontato storie di persone che sono ripartite/risorte. E’ stata un’esperienza umana e professionale molto arricchente.
Il 2021 si è aperto con una importante novità per tutte le edizioni: il full color. Dal primo numero dello scorso anno tutto il giornale è a colori ed in più usufruisce di un nuovo sistema editoriale, più moderno e funzionale, che ha permesso di migliorare la qualità grafica del giornale. E’ stato un investimento che la cooperativa ha fatto e che ha richiesto anche da parte nostra molta duttilità per adattarsi ad un sistema completamente nuovo e moderno, che praticamente ci fa essere online sulla medesima piattaforma da qualsiasi parte della Toscana, di lavorare direttamente sulle pagine, di condividere un unico archivio fotografico per 15 edizioni e molte altre possibilità. Il giornale ne ha acquistato in pulizia grafica ed eleganza e il colore lo ha reso sicuramente più accattivante.
Nel corso del 2021 i numeri pubblicati sono stati 46. Il lavoro che sta dietro alla realizzazione di ogni numero è tanto in termini di idee, di materiale da raccogliere, di qualità di ciò che esce. Solitamente facciamo tutte le 8 pagine dell’inserto e in due circostanze quest’anno (il numero estivo che preparava l’ingresso del vescovo Giovanni e l’ultimo numero dell’anno) siamo usciti a 12. “Questo – scrivevo nel 2019 e lo ribadisco ora - comporta seguire gli avvenimenti e la vita della Diocesi nel suo insieme per poterla raccontare. Credo che il primo modo per farlo è essere, fin dove è possibile e fin dove si arriva, sul posto. Questo mi hanno insegnato i 14 anni di lavoro nella redazione di un giornale laico locale: per rappresentare il territorio bisogna raccontarlo standoci dentro, non per sentito dire, non di riverbero”. E si racconta con le parole, ma anche con le immagini. Attualmente ogni settimana diffondiamo oltre 270 copie di Toscana Oggi, fra abbonamenti singoli e pacchi. A questi si sommano alcune copie omaggio e copie promozionali.
A tal proposito, se avete dei nomi da proporci a cui inviare una copia per farla conoscere, ben vengano! Fra l’altro è attiva la promozione di un abbonamento a 45 euro (anziché a 50) per chi si abbona per la prima volta. Inoltre rinnovo qui l’appello ad incontri con catechisti/operatori pastorali delle singole parrocchie per poter proporre loro il settimanale. Resto anche a disposizione per organizzare nuovamente alcune giornate nelle parrocchie. Non restituiscono molto in termini di abbonamenti immediati, ma permettono di entrare nella vita delle comunità, farsi vedere, incontrare.
Con il Covid è stata sospesa l’esperienza dei “Thè di Toscana Oggi”, partita a Grosseto nel 2014. Vedremo se e in che modo ci sarà nel 2022 la possibilità di riproporla.
A questo proposito: l’ufficio ha incrementato nel corso di questo anno anche la realizzazione di video, che hanno raccontato vari momenti della vita diocesana e che sono risultati utili anche per il montaggio di alcune puntate di Dentro i nostri giorni. In particolare, sono stati realizzati e caricati in totale 110 video (senza contare le puntate di Dentro i nostri giorni). Particolarmente apprezzati e seguiti sono stati i video con la novena a San Giuseppe, quelli sulla Via Crucis e le conferenze su San Giuseppe organizzate dalla Parrocchia omonima nel mese di giugno.
Non meno importante l’uso di questo social. Attualmente sono attive varie chat gestite dall’ufficio:
Complessivamente attraverso whatsapp vengono raggiunte sistematicamente circa 400 persone.
Nella seconda parte del 2021 ha preso avvio una collaborazione con l’ufficio comunicazioni della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello. L’avvento della unione delle due diocesi in persona episcopi, infatti, ha posto la questione di come gestire la comunicazione avendo il medesimo vescovo, ma con due diocesi che almeno per il momento restano distinte. E’ un tema che ha bisogno ancora di essere approfondito senza fughe in avanti, ma neppure con atteggiamenti di chiusura.
L’obiettivo del 2022 resta quello del 2020, poi non realizzato: una finestra settimanale di 5 minuti, in streaming sulla pagina facebook, che vorrei chiamare “InSettimana social” dove presentare la prima pagina del giornale, i principali appuntamenti e avere un ospite con cui parlare di un’iniziativa in programma. Questo perché la trasmissione, avendo carattere quindicinale, giocoforza impone di prendere un tema e approfondirlo, senza però legarlo ad una scadenza temporale. Questo diventerebbe un notiziario a costo zero. Per realizzarlo sto comprando, grazie ad un buono che mi è stato donato da terzi, la strumentazione necessaria.
Giacomo D’Onofrio, direttore dell'Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Grosseto