UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Con Gandola, “Comunicare nel rispetto della persona”

Venerdì 23 gennaio, alla vigilia della festa di san Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti, al Centro pastorale diocesano di Cremona si svolgerà l’annuale incontro del vescovo Lafranconi con gli operatori della comunicazione operanti in diocesi. La mattinata, promossa dall’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, vedrà intervenire il direttore de L’Eco di Bergamo, Giorgio Gandola, che offrirà una riflessione sul tema “Comunicare nel rispetto della persona”.
16 Gennaio 2015

Venerdì 23 gennaio, alla vigilia della festa di san Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti, al Centro pastorale diocesano di Cremona si svolgerà l’annuale incontro del vescovo Lafranconi con gli operatori della comunicazione operanti in diocesi. La mattinata, promossa dall’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, vedrà intervenire il direttore de L’Eco di Bergamo, Giorgio Gandola, che offrirà una riflessione sul tema “Comunicare nel rispetto della persona”.
L’incontro, in programma per le 10.30, si aprirà con una preghiera e una riflessione di mons. Dante Lafranconi. Ad approfondire quindi il tema della giornata sarà il direttore de L’Eco di Bergamo, Giorgio Gandola. Al termine della sua relazione sarà dato spazio a un breve dibattito. La mattinata di concluderà  con un aperitivo.
L’appuntamento, rivolto in modo particolare a chi svolge la professione giornalistica o, comunque, opera nel mondo della comunicazione, è aperto a tutti, soprattutto ai sacerdoti e agli operatori pastorali che si occupano della redazione di bollettini o siti parrocchiali.
 
«Questo momento di incontro e condivisione del Vescovo con gli operatori della comunicazione in occasione della memoria liturgia di san Francesco di Sales – afferma don Attilio Cibolini, nuovo direttore dell'Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali – è un appuntamento ormai consolidato, ma non per questo scontato. Intende essere l’occasione per manifestare gratitudine e incoraggiamento a quanti si impegnano nel delicato mondo della comunicazione. L’attenzione di quest’anno si focalizzerà in particolare sul tema del comunicare in relazione al rispetto della dignità umana. Naturalmente lo sguardo andrà anche alla prossima Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, edizione numero 49, in agenda il 17 maggio sul tema “Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro, nella gratuità dell’amore”, in piena continuità con quello dello scorso anno, dedicato alla cultura dell’incontro, contestualizzato e attualizzato quest’anno nell’ambito familiare, focus dei due Sinodi dei Vescovi».
 
 
Chi è Giorgio Gandola
Giorgio Gandola, comasco classe 1958, ha iniziato la sua carriera giornalistica a 20 anni a “La Provincia di Como” come collaboratore. Assunto il 1° febbraio 1982, giorno del suo 24esimo compleanno, dopo sette anni da cronista passa a “Il Giornale”: è il giorno del crollo del muro di Berlino quando riceve la telefonata da Indro Montanelli.
Dal 1994, nominato inviato speciale da Vittorio Feltri, si è occupato di alcuni fra i più importanti fatti dell’ultimo decennio del Novecento: dall’alluvione del Piemonte al terremoto di Assisi, alla comparsa dei primi kamikaze islamici in Medio Oriente, alla guerra in Kosovo, al fenomeno no global dagli albori al G8 di Genova.
Negli ultimi anni milanesi Gandola scrive per Mondadori la biografìa di don Luigi Verzè ( “Pelle per pelle”), ricoprendo la carica di caporedattore responsabile della redazione sportiva de “il Giornale” diretto da Maurizio Belpietro.
Nel 2006 torna nella sua Como per dirigere il giornale da cui era partito 17 anni prima. “La Provincia di Como” appartiene alla Sesaab, che ha aperto le edizioni a Lecco, Sondrio e Varese.
Dopo cinque anni di direzione in queste quattro province, Gandola – sposato e con due figli – approda a Bergamo per guidare lo storico quotidiano della città, L’Eco di Bergamo, che con le sue 50mila copie è il giornale locale più letto d’Italia.