UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Con i figli meglio dialogare che spiarli su Facebook

"Entrare nel profilo Facebook di un figlio adolescente è come sbirciare nel suo diario segreto”. Lo affermano gli esperti dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, che hanno diffuso alcune regole per sviluppare un sano rapporto genitori-figli e un uso corretto del social network.
6 Settembre 2010
“I pericoli di una navigazione in Internet sono numerosi e tutt'altro che trascurabili”, ma “entrare nel profilo Facebook di un figlio adolescente è come sbirciare nel suo diario segreto”. Lo affermano gli esperti dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, che hanno diffuso alcune regole per sviluppare un sano rapporto genitori-figli e un uso corretto del social network. "In rete - spiegano neuropsichiatri e psicologi dell'ospedale romano - soprattutto i ragazzi esprimono emozioni, pensieri, gusti affidando ai social network anche sfoghi personali, ma che, nel proprio immaginario, devono restare preclusi alla sfera dei genitori". Il miglior atteggiamento da tenere è pertanto il dialogo "reale", anche sugli argomenti "virtuali". Sì agli strumenti di protezione realizzati dagli stessi sviluppatori dei social network tra cui, ad esempio, l'attivazione di un tasto "segnalazione di abusi" di facile uso e immediatamente accessibile, ma “l'approccio migliore – concludono gli esperti - è la creazione di una relazione solida tra genitore e figlio che permetta all'adolescente di affrontare ogni argomento, eventuali ansie, paure e preoccupazioni derivanti da contatti e richieste giunte tramite internet e i social network". In Italia gli utenti di Facebook sono circa 16 milioni, 3 milioni dei quali hanno meno di 18 anni.