UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Con i media “competenza e stima reciproca”

Nei media europei, ha affermato questa mattina mons. di Falco Leandri, "non si può parlare di una vera e propria strategia diffamatoria contro la Chiesa", ma è spesso presente "un attacco ai valori cristiani (famiglia, matrimonio, difesa della vita…)", anche se, ha precisato, "la periodicità di notizie sulla Chiesa e di esperienze positive è maggiore rispetto a quelle negative". Dall’indagine emerge che "lo spazio accordato alle attività della Chiesa e la qualità delle informazioni fornite dipendono molto dalla capacità di un dialogo diretto e personale con i giornalisti e dalla disponibilità di vescovi ed uffici stampa a rispondere ai loro interrogativi".
3 Ottobre 2008

Nei media europei, ha affermato questa mattina mons. di Falco Leandri, "non si può parlare di una vera e propria strategia diffamatoria contro la Chiesa", ma è spesso presente "un attacco ai valori cristiani (famiglia, matrimonio, difesa della vita…)", anche se, ha precisato, "la periodicità di notizie sulla Chiesa e di esperienze positive è maggiore rispetto a quelle negative". Dall’indagine emerge che "lo spazio accordato alle attività della Chiesa e la qualità delle informazioni fornite dipendono molto dalla capacità di un dialogo diretto e personale con i giornalisti e dalla disponibilità di vescovi ed uffici stampa a rispondere ai loro interrogativi". Per questo, ha sottolineato il presule, alcune Conferenze episcopali "hanno puntato sulla creazione e sullo sviluppo di propri mezzi di comunicazione sociale (quotidiano, televisione, radio, agenzie stampa…)"; "siti web e agenzie stampa cattoliche sembrano le più presenti ed efficaci". Per il presidente Ceem "il mondo dei media è da considerarsi come un terreno di evangelizzazione" e "il successo con i media richiede tempo, competenza, conoscenza reciproca e stima e si basa innanzitutto su una buona comunicazione interna alla Chiesa stessa".