UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Con mons. Lafranconi, Cecilia Sangiorgi

Si terrà venerdì 24 gennaio, proprio nel giorno della festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, l’annuale incontro del vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi, con gli operatori della comunicazione. L’incontro, in programma alle 10.30 presso il Centro pastorale diocesano di Cremona (via S. Antonio del Fuoco 9A), vedrà intervenire Maria Cecilia Sangiorgi, che dal 1985 conduce la fortunata e longeva rubrica religiosa di Canale 5 “Le Frontiere dello Spirito”.
21 Gennaio 2014

Si terrà venerdì 24 gennaio, proprio nel giorno della festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, l’annuale incontro del vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi, con gli operatori della comunicazione. L’incontro, in programma alle 10.30 presso il Centro pastorale diocesano di Cremona (via S. Antonio del Fuoco 9A), vedrà intervenire Maria Cecilia Sangiorgi, che dal 1985 conduce la fortunata e longeva rubrica religiosa di Canale 5 “Le Frontiere dello Spirito”.
La giornalista, stretta collaboratrice del card. Gianfranco Ravasi, partendo dalla propria esperienza di professionista e di cristiana, commenterà il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (1° giugno 2014), dal titolo “La comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”.
La mattinata si aprirà con una breve preghiera di mons. Lafranconi e il saluto di don Claudio Rasoli, direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, che offrirà alcuni spunti di riflessione anche a partire dalla situazione concreta dei mass-media sul territorio. Alla relazione di Maria Cecilia Sangiorgi seguirà un breve dibattito.
La mattinata di concluderà quindi con un aperitivo. L’incontro, pur essendo rivolto in modo particolare ai giornalisti e a quanti operano nel variegato mondo della comunicazione, è aperto a tutti.
«Quello di venerdì 24 – spiega don Rasoli – non sarà uno dei tanti incontri istituzionali, ma un appuntamento sentito e atteso attraverso il quale la Chiesa cremonese desidera da una parte manifestare ai giornalisti la gratitudine più sincera e dall’altra per sostenerli nel duro lavoro che ogni giorno compiono a favore della pubblica opinione».
«La comunità ecclesiale – prosegue il sacerdote – guarda con particolare attenzione gli operatori della comunicazione perché con il loro lavoro contribuiscono a umanizzare la società, a risvegliare nell’uomo la passione civile, l’anelito alla libertà, alla democrazia, al rispetto della dignità di ogni persona, soprattutto se debole e indifesa. Se compiuto con retta intenzione, il mestiere del comunicatore è, in fondo, una forma alta di carità, alla pari del mestiere del politico, tanto per parafrasare Paolo VI».
«Quest’anno – conclude don Rasoli – il Papa sfida i giornalisti a lavorare a favore di una vera e propria cultura dell’incontro. Le notizie che vengono pubblicate costruiscono veramente qualcosa di solido? Aiutano a cementare i rapporti tra le persone, a creare quel senso di solidarietà che è così necessario oggi? Sono domande che ci porremo all’incontro di venerdì prossimo».