UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Con «Scatechismo»
la voce degli ultimi
in tv e su Internet

Non ci sarà solo Michele Santoro a occupare gli 'spazi deboli' dell’informazione (dal web alle emittenti locali) trascurati dai grandi gruppi mediatici e dalla tv generalista, ma anche l’Associazione Giovanni XXIII di Rimini, con la voce dei poveri, ultimi ed esclusi, lanciando la trasmissione 'Scatechismo'.
18 Novembre 2011
Non ci sarà solo Michele Santoro col suo nuovo programma a occupare gli 'spazi deboli' dell’informazione (dal web alle emittenti locali) trascurati dai grandi gruppi mediatici e dalla tv generalista, ma anche l’Associazione Giovanni XXIII di Rimini, che vuole riempire questi spazi con la voce dei poveri, ultimi ed esclusi, lanciando la trasmissione 'Scatechismo'. Si tratta di un format che, da questo mese, andrà in onda in tutte le regioni attraverso una rete di tv private e sul web. È trasmessa sul digitale terrestre e sul satellite da 'Telepace' e 'Teleradio Padre Pio': si può vedere in Europa e in molti Paesi del mondo sui canali 850 e 852 di Sky, e doppiata in inglese sulla tv satellitare 'Salt and Light' in Nordamerica. Prendendo il nome dal titolo di un libro di don Oreste Benzi, fondatore 40 anni fa dell’Associazione (oggi è formata da 250 case famiglie e strutture d’accoglienza), la trasmissione racconta storie di persone nelle periferie delle città e dei continenti, indaga problemi di marginalità ed esclusione. Il protagonista è l’ultimo: sono i suoi occhi a leggere il mondo, è sua la voce narrante. La prima edizione di 20 puntate parla di giovani, pace e servizio civile, di alternativa al carcere, di senza fissa dimora, immigrati e nomadi, minori e affido, accoglienza, disabilità e disagio mentale, eutanasia, aids, infanzia negata, moderne schiavitù, perdono ed economia del gratuito. Il programma, condotto dalla giornalista Simona Mulazzani, dura 40 minuti, con due ospiti in studio e un terzo collegato per telefono. Spiega Giovanni Ramonda, responsabile della Giovanni XXIII: «Scatechismo è raccogliere la voce della diversità che si ribella all’ingiustizia, è la testimonianza di chi vuole una rivoluzione che parta dall’amore, dal pagare di persona. Bisogna ripartire dagli ultimi, perché ci sia la giustizia vera. E gli ultimi non possono più essere oggetto di assistenza, loro che sono soggetto della storia». Informazioni al sito www.scatechismo.tv.