UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Concordia-Pordenone: l'estate di Bibione fa bene all'anima

Tutto è ormai pronto. Domenica 10 luglio il sipario del palcoscenico di Bibione si alza per la quinta festa di Avvenire e de Il Popolo. Quest’anno l’iniziativa estiva «Bibione guarda all’Avvenire» è stata patrocinata non solo dalla diocesi di Concordia-Pordenone, ma anche da alcuni organismi CEI.
7 Luglio 2011
 
Tutto è ormai pronto. Domenica 10 luglio il sipario del palcoscenico di Bibione si alza per la quinta festa di Avvenire e de Il Popolo. Ancora una volta le istituzioni locali – Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di San Michele-Bibione – e le categorie imprenditoriali del territorio assicureranno presenza e sostegno affinché anche questa opportunità si riveli l’evento culturale dell’estate, così come sta avvenendo ormai da cinque anni. Tanto che quest’anno l’iniziativa estiva «Bibione guarda all’Avvenire» è stata patrocinata non solo dalla diocesi di Concordia-Pordenone, ma anche da alcuni organismi della Conferenza episcopale italiana: l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, il Servizio nazionale per il Progetto culturale e l’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport.
Quando sei anni fa ho timidamente coinvolto la comunità in un progetto di pastorale del turismo in chiave culturale ero consapevole che avremmo avuto bisogno di tempo per vedere se e quanto la proposta potesse trovare corrispondenza nelle attese dei turisti. Oggi, dopo sei anni, insieme col gruppo di volontari che partecipa alla gestione delle manifestazioni, possiamo dire di avere correttamente intercettato le attese di molti dei nostri ospiti. Non sono pochi i turisti che si accostano a me, in qualità di parroco, o ai volontari per testimoniare come da alcuni anni scelgano Bibione non solo per il suo mare e la sua ordinata e attrezzata spiaggia; non solo per i suoi viali in centro o per i suoi 17 chilometri di piste ciclo­pedonali; non solo per le terme o i suoi campeggi… Non solo per tutto questo. Ma anche per la ricchezza di proposte spirituali e culturali che la parrocchia offre durante l’estate. A tal punto che c’è chi sceglie la vacanza a Bibione sapendo di poter coniugare il tempo del riposo con l’opportunità di ristorarsi spiritualmente e culturalmente.
Proprio in questi giorni, giusto per fare un esempio, durante la notte bianca ho avuto la visita di alcuni turisti che sono venuti a ringraziare per l’impegno della parrocchia, tanto da definire le serate una sorta di personale «aggiornamento spirituale e culturale». In questi anni, in collaborazione col quotidiano Avvenire e col settimanale diocesano Il Popolo, la parrocchia ha messo in campo una serie di iniziative per cercare di offrire quella «differenza» cristiana che ci contraddistingue, ossia servire tutto l’umano, spirito e intelligenza compresi. Abbiamo desiderato offrire quel di più che una parte di turisti cerca o comunque confida di trovare, magari senza avere il coraggio di richiederla. Non si tratta di un semplice evento di una settimana, quanto di un vero e proprio progetto pastorale che accompagna non solo l’intera estate, ma le singole estati.
In sintonia con il vescovo, prima Ovidio Poletto e ora Giuseppe Pellegrini, il filo conduttore della proposta estiva è sempre stato scelto alla luce di un’idea forte della Chiesa italiana. Ed è sembrato dunque naturale sviluppare in questi anni il tema dell’educazione tenendo come orizzonte il tema della nuova evangelizzazione. Una scelta che permette ai turisti di soffermarsi e approfondire tematiche già risuonate nelle loro comunità parrocchiali o anche ascoltate alla televisione. Il tema dell’educare lo stiamo dunque declinando di anno in anno: educarsi alla verità (2010), educarsi alla libertà (quest’anno) ed educarsi alla carità (2012). Una logica che vede l’influenza dei testi paolini, dove si sottolinea quanto la verità rende liberi e quindi capaci veramente di carità.
Nel nostro piccolo, pensiamo che questo sia un buon modo di fare pastorale del turismo, di essere comunità educante nei confronti di quanti giungono in vacanza. Pensiamo che anche questo può essere un modo di fare nuova evangelizzazione.
 
di Don Andrea Vena
Parroco di Bibione