UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Concordia Pordenone: l'impegno di Bibione per il “Portaparola”

In alcune parrocchie il Portaparola si sta facendo stile di vita pastorale, grazie alla sensibilità e alla collaborazione di volontari che toccano con mano quanto la gente sia veramente alla ricerca di 'altro'
10 Agosto 2009

In alcune parrocchie il Portaparola si sta facendo stile di vita pastorale, grazie alla sensibilità e alla collaborazione di volontari che toccano con mano quanto la gente sia veramente alla ricerca di 'altro'. Basta crederci. Il resto vien da solo.
  Due esempi, tratti dall’esperienza della mia parrocchia di Bibione (dove si è appena conclusa l’annuale Festa di Avvenire). Due domeniche fa il Vangelo proposto dalla liturgia (rito romano) ci ha presentato Gesù nell’atto della moltiplicazione dei pani. Ebbene, ho fatto presente alla mia gente che il miracolo più grande non è stato tanto l’aver moltiplicato, quanto l’aver condiviso con gli altri i pani. E per cercare di capire perché oggi siamo incapaci di condividere ho letto con loro alcuni passaggi dell’ultima enciclica del Papa,
 Caritas in veritate , proprio lì dove Benedetto XVI individua la causa del sottosviluppo nella mancanza di fraternità (n.19), di condivisione. Al termine della Messa, ho richiamato l’enciclica e ho segnalato che era possibile trovarla presso il book-shop gestito accanto alla chiesa dai ragazzi della parrocchia: ebbene, ne sono state vendute oltre 150 copie. È bastato poco. Ma la gente ha capito.
  E non è stata un’eccezione.
  Domenica scorsa ho parlato di relazioni autentiche, purificate da ogni interesse di contraccambio (la folla cerca i pani di Gesù, ma non Gesù).
  Ho cercato di aiutare la gente a distinguere non solo le persone ma anche quelle realtà che apparentemente dicono di fare il fare il nostro bene ma mirano ai propri interessi: vedi la casa farmaceutica che ha immesso sul mercato italiano la pillola abortiva. In due minuti ho spiegato alla gente l’inganno della proposta, non solo indicando la fonte dove informarsi in modo corretto e completo ( Osservatore Romano e Avvenire), ma segnalando che nel bollettino parrocchiale (un semplice pieghevole) avrebbero trovato una scheda chiarificatrice tratta da Avvenire stesso. Bene, al termine della terza Messa del mattino erano uscite tutte le copie del quotidiano (550, un numero proporzionato all’affollamento estivo della località), e a sera, dopo le ultime due Messe, purtroppo senza più copie del giornale, sono arrivato a stampare, distribuire ed esaurire 1200 copie del bollettino.
  Credo di non aver fatto grandi cose, e sono certo che in giro per l’Italia molti parroci avranno fatto più di me. Posso solo dire di aver cercato di cogliere al volo i temi del momento: un’enciclica appena pubblicata e una chiassosa e manipolata notizia sulla pillola abortiva. Credo che in fondo questo sia il modo più vero e più bello per essere 'portaparola'.

don Andrea Vena

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