UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Condividi una buona notizia, spargi Vangelo.

La proposta del Festival Biblico Padova e dell'Ufficio comunicazione diocesano per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: leggere una buona notizia al termine della Messa del 13 maggio.
7 Maggio 2018

Vangelo significa buona notizia. La parola non indica solo quattro libri della Bibbia cristiana ma ogni notizia che fa bene. Nel 14° Festival Biblico dedicato al tema del Futuro verrà dato spazio alle Buone Notizie. Sono seme che cade nella vita delle persone e mette in moto energie positive, che contagiano e portano frutto al di là delle attese.
Qualche anno fa, un ragazzo sudafricano, Brent Lidesque di Johannesburg, ha lanciato in Rete la gara dei buoni. Si chiamava Raknominate (fa il verso a: Neknominate): Rak sta per Random Acts of Kindness. Atti casuali di gentilezza. In pochi giorni raggiunse decine di migliaia di like su FB, con siti gemelli in tutto il mondo. Ha lanciato uno stile rimbalzato anche al di fuori di Internet. Ciò dimostra che le Buone Notizie possono fare la differenza.

Offrire caffè e brioche a un senzatetto, porgere un mazzo di fiori a uno sconosciuto, regalare palloni da calcio ai bambini di uno slum, oppure semplicemente donare il sangue, sono semi di futuro. Non mancherà mai chi semina la zizzania. All’agricoltore il compito decisivo di selezionare e spargere semente di qualità.

Per domenica 13 maggio, 52a giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il Festival biblico di Padova e l'Ufficio per le comunicazioni sociali lanciano la proposta: "Condividi una buona notizia, spargi Vangelo".

Per accogliere e poi annunciare il Vangelo (che è buona notizia) urge capacità di cogliere le buone notizie della vita.

La proposta per le comunità cristiane è così formulata: leggere in chiesa, nelle celebrazioni domenicali, una buona notizia e segnalarla alla segreteria del Festival (padova@festivalbiblico.it).

Ma anche a tutti quelli che si stanno affacciando al Festival viene chiesto di farsi attenti a un gesto di bontà che li tocca da vicino e di condividerlo, come e quando sarà loro possibile.

Gesù diceva: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
Diceva ancora: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra». (Mc 4,26-32)