UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

CONSIGLIO PERMANENTE. Dichiarazione di Mons. Pompili del 25 gennaio 2011

Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali - Una forte ‘unità di giudizio’ da parte di tutti i membri del Consiglio permanente è emersa nell’articolato dibattito di martedì 25 gennaio, a seguito della prolusione. Si è registrato in tutti gli interventi una profonda condivisione del tono e ancor prima dei contenuti dell’intervento del Presidente della CEI.I […]
26 Gennaio 2011

Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali -

Una forte ‘unità di giudizio’ da parte di tutti i membri del Consiglio permanente è emersa nell’articolato dibattito di martedì 25 gennaio, a seguito della prolusione. Si è registrato in tutti gli interventi una profonda condivisione del tono e ancor prima dei contenuti dell’intervento del Presidente della CEI.
I Vescovi hanno apprezzato la pacatezza, la profondità e l’equilibrio di una lettura della realtà né reticente né aggressiva, e nel contempo capace di dar conto del disagio morale che serpeggia nel nostro Paese. In particolare - è stato rilevato - la posizione espressa dal Presidente ha saputo tener conto di tutti i fattori in gioco, senza prestarsi a interpretazioni di parte e riconducendo la questione ad un livello culturale ed etico che chiama in causa la responsabilità di tutti, nessuno escluso. A cominciare ovviamente da chi ha maggiori responsabilità in vista del bene comune.
Nonostante il realismo della lettura, i Vescovi hanno apprezzato l’apertura al futuro che ha connotato l’intervento del Cardinal Bagnasco, soprattutto laddove egli rilancia come un’opportunità la sfida educativa, rappresentata soprattutto dal mondo dei giovani. Proprio questa dimensione va assecondata ed orientata dalla società che sempre di più dovrà essere ‘comunità educante’ e dalla comunità cristiana nel suo sforzo evangelizzatore, per tenere sotto controllo quel cinismo e quel disincanto che sempre più si fanno strada nelle pieghe della nostra cultura.

Ufficio Stampa