UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Conza (AV): catechesi con il film

Quella per il grande schermo è una pas­sione che coltiva fin dall’adolescenza. E con il tra­scorrere del tempo si è con­vinto che il cinema possa rap­presentare uno dei mezzi più efficaci per avvicinare le per­sone alla fede. Così, qualche mese fa, don Carmine Fi­schetti, 33 anni, parroco di Conza della Campania (ar­cidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia), ha lan­ciato online il sito www.ci­nepastorale.it.
15 Aprile 2014

Quella per il grande schermo è una pas­sione che coltiva fin dall’adolescenza. E con il tra­scorrere del tempo si è con­vinto che il cinema possa rap­presentare uno dei mezzi più efficaci per avvicinare le per­sone alla fede. Così, qualche mese fa, don Carmine Fi­schetti, 33 anni, parroco di Conza della Campania (ar­cidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia), ha lan­ciato online il sito www.ci­nepastorale.it.
«Siamo so­lo all’inizio e alcune sezio­ni vanno ancora comple­­tate, ma intanto il proget­to è partito», racconta il gio­vane sacerdote, che è anche animatore del Pontificio Se­minario campano interregio­nale. Lo strumento non ha la pretesa di dare una valuta­zione critica dei film dal pun­to di vista artistico, né si po­ne l’obiettivo di giudicare e classificare le pellicole in ba­se ai contenuti: «L’intento specifico è pastorale». Don Carmine, infatti, crede che at­traverso queste pagine Web si possano strutturare veri e propri percorsi di catechesi perchè «il linguaggio cine­matografico è molto utile per mediare contenuti di fede».
Attualmente sul sito sono pre­senti le schede di tre titoli: Mangia prega ama, Chocolat e Un sogno per domani. Oltre a una breve descrizione della trama, per ogni pellicola è sta­ta creata una tabella di «valu­tazione pastorale» con le se­guenti voci: percorso temati­co, passo biblico di riferi­mento, linguaggio del film e rilettura comparata. «Abbia­mo scelto di evitare proposte che trattino temi esplicita­mente legati a Gesù o alla vi­ta dei santi – aggiunge l’idea­tore – per concentrarci, inve­ce, su opere di successo che senza offrire chiavi di lettura immediate, stimolino indi­rettamente le riflessioni dello spettatore su alcuni aspetti le­gati alla spiritualità». Qualche esempio? Le Cronache di Nar­nia è ricco di riferimenti teo­logici profondi e può essere utilizzato per raccontare la morte e la risurrezione di Cri­sto ai più piccoli. Mentre Mangia prega ama sviluppa il tema del viaggio interiore. «Liz, la protagonista inter­pretata da Julia Roberts, compie un’esperienza uni­ca andando alla ricerca del senso della sua vita – spie­ga don Carmine –. La vi­sione è particolarmente in­dicata in Quaresima, per­ché si parla del digiuno e si può capire anche l’impor­tanza della preghiera».
Dal virtuale, al reale. Dopo l’estate don Carmine vuole partire con l’attività di ci­neforum in parrocchia. In­tanto coordina un corso per seminaristi: «L’ultima volta abbiamo parlato del discer­nimento dopo aver visto Spi­derman 3 ed è stato un suc­cesso ». Presto l’offerta del si­to verrà ampliata: «I film ver­ranno suddivisi per temati­che e tempi liturgici».