UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Corso per «addetti stampa» la scommessa di Caserta

Settanta diplomati in due anni su settantadue iscritti. Tre che lavorano in uffici stampa: del Comune di Acerra, di una casa editrice napoletana, di un ente di coordinamento del volontariato; un altro che dirige la rivista della diocesi di Acerra. Una decina impegnati con il giornale online dell’Istituto superiore di Scienze religiose della diocesi di Caserta, altrettanti impegnati in associazioni cattoliche e di volontariato e nelle parrocchie della Campania.
29 Ottobre 2008

Settanta diplomati in due anni su settantadue iscritti. Tre che lavorano in uffici stampa: del Comune di Acerra, di una casa editrice napoletana, di un ente di coordinamento del volontariato; un altro che dirige la rivista della diocesi di Acerra. Una decina impegnati con il giornale online dell’Istituto superiore di Scienze religiose della diocesi di Caserta, altrettanti impegnati in associazioni cattoliche e di volontariato e nelle parrocchie della Campania.
Sono i numeri del placement del corso di comunicazione per addetti stampa parrocchiali, associativi e per enti dell’Issr di Caserta, l’unico d’Italia nel suo genere e che il prossimo 6 novembre darà il via alla sua terza edizione. Le lezioni, teoriche e pratiche, con esercitazioni e testimonianze di esperti, prevedono anche visite guidate e un periodo di stage nel giornale online dell’Issr, l’Eco di Caserta (www.ecodicaserta.it). I docenti sono tutti giornalisti di chiara fama e addetti stampa di importanti istituzioni pubbliche e private campane e nazionali. Il corso è patrocinato dall’Unione della stampa cattolica (Ucsi), dall’Assostampa di Caserta e dall’Ordine dei giornalisti della Campania. «La comunicazione – spiega il prodirettore dell’Issr di Caserta, don Nicola Lombardi – è un fattore decisivo oggi. Il nostro corso intende fornire gli strumenti per diventare più bravi a operare con i media, ad avere un atteggiamento più critico ma anche più operativo, per fare in modo che le buone notizie non restino nascoste tra le pieghe del marasma informativo della nostra società ma diventino lievito per i cristiani e per tutti gli altri». Ovviamente non è detto che tutti i corsisti debbano poi impegnarsi direttamente nel mondo della comunicazione, in parrocchie o enti. Il corso serve anche per accrescere la professionalità o per accrescimento culturale. «Sono stato uno dei primi a frequentare il corso – spiega Francesco Pelle, docente di educazione musicale a Pisa e allievo della prima edizione – e per un lungo periodo ho collaborato alle pagine casertane di Avvenire e all’Eco di Caserta.
È stata un’esperienza assai formativa, che adesso mi sta aiutando anche nella mia attività educativa».
(Informazioni, tel. 0823.214573; corso_comunicazione@libero.it; www.scienzereligiosecaserta.com).