UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Dal silenzio al canto del Miserere

Nuovo appuntamento con “Vedere l’invisibile”, l’iniziativa promossa dalla Pontificia Università Gregoriana per scoprire come l'arte cristiana può condurci al senso profondo delle cose. L’11 aprile è in programma la conferenza del Prof. Giorgio Monari, che qui anticipa qualche idea.
5 Aprile 2016

Dall'arte paleocristiana a quella contemporanea: l’11 aprile si terrà il quinto dei sei appuntamenti promossi dalla Pontificia Università Gregoriana (qui il programma completo) per scoprire come l'arte cristiana può condurci al senso profondo delle cose. Il prof. Giorgio Monari interverrà sul tema:
Miserere mei Deus secundum magnam misericordiam tuam.  Dal silenzio al canto

«Recuperare il valore del silenzio … pórci in ascolto della Parola … meditare la Parola che ci viene rivolta … per contemplare la misericordia di Dio … ed essere capaci di misericordia» è il programma «impegnativo ma ricco di gioia e di pace» con cui la Misericordiae vultus ci invita ad un vero cammino di redenzione, lo stesso declinato poeticamente lungo i versi del salmo 50 Miserere mei, Deus, canto di “celebrazione della risurrezione alla vita” (Ravasi), dall’ascolto silenzioso del peccatore all’esultanza del perdono e alla lode, un cammino che interroga quanti intonano queste parole, oggi come in passato, anche sullo stesso senso del silenzio, dell’ascolto e quindi della musica nella vita religiosa cristiana, come opere di noti compositori di diverse epoche lasciano intendere ad un’attenta meditazione.

nella foto un particolare del “Miserere” di Georges Rouault