UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Casa di Dio

Dall'arte paleocristiana a quella contemporanea: il 7 marzo si terrà il secondo dei sei appuntamenti “Vedere l’invisibile”, iniziativa promossa dalla Pontificia Università Gregoriana per scoprire come l'arte cristiana può condurci al senso profondo delle cose. In anteprima, l’abstract della conferenza della Prof.ssa Maria Teresa Gigliozzi.
1 Marzo 2016

Dall'arte paleocristiana a quella contemporanea: il 7 marzo si terrà il secondo dei sei appuntamenti promossi dalla Pontificia Università Gregoriana (qui il programma completo) per scoprire come l'arte cristiana può condurci al senso profondo delle cose.
Ecco, in anteprima, l’abstract della conferenza della Prof.ssa Maria Teresa Gigliozzi, ricercatore di Storia dell'arte medievale all'Università degli Studi di Macerata.

La ‘Casa di Dio’: gli spazi della misericordia nell’architettura medievale
(Abstract)

È solo dal Medioevo che nasce il concetto di ospedale come luogo sia di ospitalità e accoglienza del forestiero, sia di assistenza ai pellegrini e di cura degli infermi.
Il termine ospedale, inoltre è sopravvissuto nelle lingue europee fino a oggi e, anche in quei casi in cui ha subìto trasformazioni, si avverte la natura religiosa dell'istituzione: ne sono la prova denominazioni quali l'inglese God's House, l'olandese Godshuis, il francese Maison-Dieu o l'Hôtel-Dieu. Si tratta di espressioni che indicano chiaramente come l'ospedale sia "una casa che si trova sotto la speciale protezione di Dio e si può anche considerarla la Sua propria casa" (da I. Moretti, s.v. Ospedale, Enciclopedia dell’arte medievale, Roma 1997).
La relazione intende sviluppare questo tema, presentando i più interessanti esempi architettonici dal IV al XIV secolo, in Italia e in Europa, con uno sguardo anche al mondo bizantino.

nella foto La Cura degli Infermi, Domenico di Bartolo (Siena, Santa Maria della Scala)