UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Crema: comunità, settimanale, radio e libreria per la “Scuola dei genitori”

Il mondo cambia con ritmi vertiginosi nelle modalità di comunicazione con i linguaggi criptati dei social network e nelle prospettive lavorative incerte. I genitori, di fronte a questa realtà, s’interrogano sul loro modo di educare i figli e a volte di fronte alle pressioni quotidiane si sentono un po’ inadeguati. Per rispondere alle nuove sfide […]
2 Marzo 2012
Il mondo cambia con ritmi vertiginosi nelle modalità di comunicazione con i linguaggi criptati dei social network e nelle prospettive lavorative incerte. I genitori, di fronte a questa realtà, s’interrogano sul loro modo di educare i figli e a volte di fronte alle pressioni quotidiane si sentono un po’ inadeguati. Per rispondere alle nuove sfide educative, la diocesi di Crema promuove la “Scuola per genitori”, che sarà strutturata in tre fasi. A don Giorgio Zucchelli, direttore del settimanale diocesano “Il Torrazzo” e presidente della Fondazione diocesana per l’educazione cristiana “Carlo Manziana”, abbiamo chiesto di raccontarci l’iniziativa.

Come nasce l’idea di una “Scuola per genitori”?
“La Scuola nasce da una precisa indicazione del vescovo Oscar Cantoni nella sua Nota pastorale dell’ottobre scorso ‘Seguire Gesù maestro di vita’. Scrive che dobbiamo ‘dedicarci alla formazione dei formatori’. E in concreto indica ‘la creazione di un’alleanza educativa tra famiglia, parrocchia e scuola, attraverso una scuola per genitori/educatori, a livello diocesano’. Ha affidato l’incarico di organizzarla ai responsabili della pastorale della famiglia e della scuola, con sede alla Fondazione Manziana. D’altra parte, il mondo è cambiato: sono cambiati anche i figli, hanno interessi nuovi, spesso fuori dai loro orizzonti: Facebook, ad esempio. Come fare? Qualcuno è tentato di cedere le armi: non sono capace! Forse la cosa migliore è prepararsi per affrontare i nuovi problemi. Ed ecco che la diocesi si mette a disposizione per dare una mano a tutti i genitori in difficoltà”.

Quando inizierà questa esperienza?
“In marzo partirà un primo modulo sperimentale di quattro incontri. L’inizio è previsto il prossimo 9 marzo e tre saranno le fasi di questo primo approccio. Il modulo per i genitori, che ha per tema ‘Cambia il mondo. Cambia anche il modo di educare mio figlio?’, comprende lezioni di approfondimento e due laboratori per favorire occasioni di confronto su situazioni concrete e su quanto i papà e le mamme sperimentano nell’educazione dei loro figli. Una seconda fase prevede due incontri per docenti e animatori di gruppo in altrettanti sabati di aprile. L’educazione, infatti, non è un compito solo dei genitori, ma anche di insegnanti, educatori e animatori. La terza fase sarà la conclusione del percorso: una tavola rotonda, a maggio, di sintesi dei lavori svolti. Abbiamo voluto proporre l’idea del ‘modulo’ per favorire la partecipazione. Concentrando nove ore di corso in un mese, crediamo di poter offrire sufficienti informazioni per creare una seppur minima competenza nei singoli argomenti. Sia le lezioni sia i laboratori saranno condotti da specialisti dell’Università Cattolica, affiancati da operatori e psicologi del Consultorio familiare diocesano. In futuro intenderemmo offrire ai genitori due o tre moduli all’anno. Per il prossimo autunno, ad esempio, stiamo già pensando a un modulo sull’affettività”.

La sfida educativa è, dunque, al centro delle iniziative diocesane?
“La scuola pastorale diocesana, la Fondazione ‘Carlo Manziana’ (la scuola diocesana che conta circa 700 alunni dall’infanzia al liceo), il settimanale, la radio, la libreria diocesana ‘Buona Stampa’ stanno stringendo una sinergia molto forte per creare un circolo virtuoso a beneficio di tutti e promuovere l’impegno educativo a diversi livelli. ‘Il Torrazzo’, ad esempio, sta pubblicando settimanalmente, da alcuni mesi, servizi sul tema della sfida educativa, curati da un pedagogista locale. Alla fine della serie li raduneremo in fascicoli da diffondere a tutti i nostri lettori gratuitamente. La radio ha in programma servizi e dibattiti sull’educazione. La libreria supporterà le diverse iniziative offrendo al pubblico collane di carattere educativo”.

Qual è il progetto nel lungo periodo?
“Creare una vera e propria Scuola pastorale permanente (con sede presso la nostra scuola diocesana) che offra lungo l’intero corso dell’anno pastorale diversi moduli su più argomenti. Offriremmo così formazione a 360 gradi: dai genitori agli insegnanti, agli operatori della comunicazione e della cultura, a chi vuol inserirsi nella politica attiva, agli operatori in diversi ambiti della Chiesa e della società. L’organizzare tutto sotto l’ombrello di una scuola diocesana, riducendo la frammentazione delle innumerevoli iniziative, farà certamente guadagnare in efficienza e anche in consapevolezza. In diocesi tutti avranno un punto di riferimento per prepararsi seriamente a svolgere i propri impegni ministeriali. All’inizio di ogni anno, naturalmente, verrà diffuso un programma con tutti i ‘moduli’ (o corsi) ai quali liberamente ci si potrà iscrivere. Per i corsi riguardanti gli insegnanti vorremmo chiedere al ministero il riconoscimento come corsi di credito. In diocesi abbiamo anche l’Istituto superiore di scienze religiose (Issr) che ha sede anch’esso presso la scuola diocesana. L’Issr è a livello universitario e potrebbe essere lo sbocco di persone che frequentano la Scuola pastorale diocesana, che naturalmente resta a un livello popolare, ma assolutamente serio”.

 
 
(fonte: www.agensir)