Sono 68 su 224 le diocesi in Italia che possiedono istituzionalmente un profilo social (il 55% su Facebook, il 35 % su Twitter, il 5% su Instagram). Il dato è stato elaborato e analizzato da don Alessandro Palermo, autore de "La Chiesa mediale", che ha mappato gli account istituzionali diocesani nei principali social media. La ricerca integrale è disponibile sul sito "Elementi di pastorale digitale".
I risultati del suo lavoro indicano alcuni dati essenziali. Anzitutto, si legge, pur avendo aperto un profilo sui social network, "la maggior parte delle Diocesi continua a utilizzarli unicamente per trasmissione e informazione di eventi e notizie, alla stessa maniera dei mass media (tv e radio)".
Leggermente più alta la presenza su Youtube (90 Diocesi), ma anche in questo caso, se per lo più il canale è trattato da archivio di contenuti "solo cinquantatré sono i canali aggiornati (trentasette sono fermi a due anni fa)".
In ambito ecclesiale dunque, conclude don Palermo, "i social network, più che occasioni e promotori di comunione, continuano a essere concepiti come dei microfoni per amplificare i classici avvisi da bacheca". Non mancano però le buone notizie, perché, nota l'autore, "nello scenario ecclesiale italiano esistono già diverse iniziative pastorali che tengono conto dei social media": azioni pastorali che vengono spesso definite "digitali".