UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

e-book, questo sconosciuto. A Berlino la Buchmesse 2008

L'Italia in tema di e-book è ancora in alto mare, secondo il direttore dell'Associazione degli editori italiani (Aie) Alfieri Lorenzon. "In Italia la gente compra ancora in generale solo il 50% dei libri, il 50% viene brutalmente copiato - ha detto Lorenzon all'ANSA a Francoforte, al Punto Italia organizzato dall' associazione degli editori nell'ambito della Buchmesse 2008 - e questo vale probabilmente a maggior ragione per i libri digitali". In Italia non ci sono dati quantificabili sul consumo di libri digitali, ma secondo Lorenzon si parla di cifre sotto l'1%.
17 Ottobre 2008

L'Italia in tema di e-book è ancora in alto mare, secondo il direttore dell'Associazione degli editori italiani (Aie) Alfieri Lorenzon. "In Italia la gente compra ancora in generale solo il 50% dei libri, il 50% viene brutalmente copiato - ha detto Lorenzon all'ANSA a Francoforte, al Punto Italia organizzato dall' associazione degli editori nell'ambito della Buchmesse 2008 - e questo vale probabilmente a maggior ragione per i libri digitali". In Italia non ci sono dati quantificabili sul consumo di libri digitali, ma secondo Lorenzon si parla di cifre sotto l'1%. La situazione migliore è negli Usa, dove si é arrivati al 5% del fatturato dell'industria editoriale. "In Italia dalle inchieste che abbiamo condotto - ha spiegato a sua volta Piero Attanasio responsabile per i programmi internazionali dell'Aie - esistono attualmente persone con consumi culturali e tecnologici molto evoluti, poi ci sono i cosiddetti tecno fan, con consumi tecnologici molto evoluti, che però non leggono". "In Italia il problema non è se e quanto vengono utilizzate queste tecnologie, ma come vengono utilizzate - ha detto Attanasio - una spartizione digitale non esiste più, ormai i giovani sono tutti in grado di usare il computer, dalle nostre ricerche risulta però che esiste un accostamento tra chi usa bene le nuove tecnologie ed è anche un forte lettore e chi invece le usa in un altro modo, maggiormente per giocare, per intenderci, e parallelamente non legge". Una vera previsione su quando cambierà questa situazione - secondo Attanasio - non è fattibile. La vera sfida su scala mondiale è arrivare a una unificazione dei device per la lettura digitale, e questo vale anche per l'editoria italiana. Per noi editori il formato dei libri scaricabili deve essere il più possibile compatibile, e gli editori lo lo vogliono anche più aperto possibile. Oggi a Francoforte, nell'ambito della Buchmesse, sono stati presentati sei lettori per libri digitali, i cosiddetti e-book reader. Si tratta di due apparecchi della società olandese Irex (prezzo circa 600 euro), il Personale reader system o Prs-505 della Sony (già in vendita in Francia al prezzo di 299 euro), un Bookeen della omonima società francese (costo 400 euro), e infine due apparecchi polivalenti come il Readius della Polymer Vision olandese (ex Philips) e l'I-Phone della Apple americana. (Ansa)