UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

EDITORIALE/Cultura e comunicazione di fronte alla sfida educativa

Nel suo incisivo intervento alla 58a Assemblea Generale, lo corso 29 maggio, il Santo Padre Benedetto XVI, sottolineava l’importanza di affrontare con decisione l’ “emergenza educativa” che implica, in particolare, la “trasmissione della fede alle nuove generazioni”.
10 Ottobre 2008

Nel suo incisivo intervento alla 58a Assemblea Generale, lo corso 29 maggio, il Santo Padre Benedetto XVI, sottolineava l’importanza di affrontare con decisione l’ “emergenza educativa” che implica, in particolare, la “trasmissione della fede alle nuove generazioni”. Ma nell’affrontare questa impegnativa sfida ricordava che “dobbiamo fare i conti con gli ostacoli frapposti dal relativismo, da una cultura che mette Dio tra parentesi e che scoraggia ogni scelta davvero impegnativa e in particolare le scelte definitive, per privilegiare invece, nei diversi ambiti della vita, l’affermazione di se stessi e le soddisfazioni immediate”. Di questi ostacoli la Chiesa italiana è ben consapevole e da alcuni anni si muove su diversi fronti per contrastare tale tendenza. A partire dal Convegno Ecclesiale di Palermo la Chiesa italiana ha maturato il convincimento che la fede non può essere separata dalla vita e dalla cultura, per cui ha iniziato a ripensare il rapporto dell’esperienza religiosa e del cammino pastorale con il vissuto reale delle persone e con il sistema sociale, innestando un percorso virtuoso di confronto e di rinnovata presenza spirituale e culturale. A questa vera e propria svolta pastorale hanno contribuito in modo particolare: la prospettiva delineata dal progetto culturale, confermata, approfondita e rilanciata dal Con - ve gno Ecclesiale di Verona; il ripensamento del volto missionario delle nostre parrocchie; le riflessioni e le indicazioni offerte dal Direttorio sulle comunicazioni sociali; il rilancio dei media cattolici, di cui abbiamo celebrato in questi mesi alcuni significativi anniversari. “È dunque una straordinaria opportunità per la Chiesa in Italia – ha rimarcato lo stesso Santo Padre – potersi avvalere di mezzi di informazione che interpretino quotidianamente nel pubblico dibattito le sue istanze e preoccupazioni, in maniera certamente libera e autonoma ma in spirito di sincera condivisione”. L’emergenza educativa si pone anche, e sempre più, co - me una “sfida comunicativa”. L’incidenza dei media in - fatti è oggi talmente forte e pervasiva da intaccare e condizionare in profondità i processi educativi basilari a partire da quello familiare, passando per quello scolastico, senza risparmiare la trasmissione della fede da parte della comunità ecclesiale. Al cuore di questa sfida c’è la reale capacità dei vari soggetti di non abdicare al loro ruolo educativo, di non sostituire con la tecnologia mediatica il dialogo umano e interpersonale, di non svilire la dimensione spirituale dell’esistenza e di non oscurare il primato di Dio nella vita delle persone. Sono questioni su cui tutti sono impegnati a riflettere e a dare il proprio contributo. Anche la Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali è chiamata a dare il suo apporto all’approfondimento avviato dai vescovi in occasione della recente Assemblea Generale. Non è certo semplice affrontare la questione educativa, ma la Commissione potrà farlo mettendo a frutto il ricco percorso di elaborazione culturale maturato in questi anni e culminato nelle linee indicate dal Convegno Ecclesiale di Verona.

 

*Vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treja,
Presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali