UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Educatori
nel mondo dei media

Mons. Domenico Pompili si reca a Matera il 5 e 6 dicembre. Nella serata del 5 incontra gli animatori della comunicazione e della cultura e la redazione del giornale diocesano "Logos-Le ragioni della verità". Ai sacerdoti, invece, sarà dedicato il doppio appuntamento del 6 dicembre.
5 Dicembre 2011
Mons. Domenico Pompili, sottosegretario CEI e direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, si reca a Matera il 5 e 6 dicembre. Nella serata del 5 incontra gli animatori della comunicazione e della cultura e la redazione del giornale diocesano Logos-Le ragioni della verità. Ai sacerdoti, invece, sarà dedicato il doppio appuntamento del 6 dicembre.
L’Arcidiocesi di Matera–Irsina, infatti, sta vivendo la Visita pastorale ed ha scelto come tema per l’anno pastorale “In ascolto di Dio che parla: La Parola genera la Vita”. I ritiri mensili del clero diocesano stanno affrontando il tema con la lectio divina su brani scelti del vangelo di Marco.
Nell’ambito di questo tipo di formazione martedì 6 dicembre mons. Pompili al mattino animerà l’incontro con i sacerdoti della Diocesi con una meditazione spirituale sul tema "Bibbia e comunicazione", mentre al pomeriggio, insieme all’arcivescovo mons. Salvatore Ligorio, terrà un aggiornamento sul tema "Educatori e testimoni nel mondo dei media", circa l’importanza della comunicazione e dei nuovi mezzi di comunicazione.
"L'arcivescovo - spiega il Direttore dell'Ufficio diocesano per le comunicaziioni sociali Domenico Infante -, ritiene necessario, per la formazione dei sacerdoti, affrontare la grande problematica dei media in maniera da poterne accettare le sfide culturali che pone la società ogni giorno. D’altra parte, la formazione ai media è un requisito indispensabile per i sacerdoti e tutti gli educatori che, diversamente, non potrebbero entrare in piena sintonia con gli Orientamenti pastorali del prossimo decennio che vede come soggetti privilegiati della Educazione alla vita buona del Vangelo proprio le nuove generazioni".