UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Emilia Romagna: famiglie e parrocchie per educare al senso critico

Alessandro Rondoni, giornalista, già direttore del settimanale diocesano di Forlì-Cesena, Il Momento, e oggi responsabile dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna, è convinto che le famiglie siano più mature sul fronte dell’educazione all’uso dei media...
15 Dicembre 2010
«Le famiglie sono più attente non solo alla qualità di ciò che nutre lo stomaco, ma anche di ciò che nutre le menti». Alessandro Rondoni, giornalista, già direttore del settimanale diocesano di Forlì-Cesena, Il Momento, e oggi responsabile dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna, è convinto che le famiglie siano più mature sul fronte dell’educazione all’uso dei media. «Non è un mistero – aggiunge – che i messaggi influenzino le coscienze e, conseguentemente, il nostro modo di giudicare. Qui non si tratta di spegnere il televisore ma di trasformarsi da spettatori passivi a utenti attivi, dotati di senso critico, cioè più maturi. Giudicare le cose che ci vengono propinate da una frequente pseudo-informazione è un esercizio di intelligenza e di ragione, ben sapendo che non esiste neutralità ma solo ciò che è utile e ciò che è dannoso. In molte famiglie oggi, queste distinzioni si fanno». La comunicazione appare lontana dalla sua più naturale missione, «quella di arricchire l’uomo, di orientarlo, di aiutarlo a comprendere le dinamiche sociali. Se il flusso di comunicazione è invece proteso ad annebbiare l’uomo attraverso i falsi messaggi, la superficialità o il gossip, tutto diventa deleterio. La Chiesa fa bene – spiega Rondoni – a invitare tutti a entrare in questo linguaggio e a declinare il passaggio al digitale. Non è un qualcosa da dover fare a parte: la comunicazione è una dimensione, è una seconda pelle». Le famiglie sono avvertite: «Occorre abituare i ragazzi a confrontarsi e a saper leggere questa realtà, di entrarci; anche nel catechismo, negli incontri in parrocchia, in tutte le occasioni formative. È importante che si sviluppi da piccoli il gusto della curiosità e del senso critico».