UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Fake news nel Vangelo” e incontro con il Vescovo

Due appuntamenti per la festa di San Francesco di Sales. Il 24 gennaio con don Andreini sulle "bufale" diffuse intorno al Vangelo, mentre il 9 febbraio Mons. Cetoloni incontrerà gli operatori della comunicazione.
22 Gennaio 2018

Come ogni anno, Monsignor Rodolfo Cetoloni, Vescovo di Grosseto, incontrerà i giornalisti e gli operatori della comunicazione in occasione della festa di san Francesco di Sales. In ragione di impegni pastorali di mons. Cetoloni, l'appuntamento è posticipato a venerdì 9 febbraio alle ore 12,00 presso il Palazzo Vescovile.
Il titolo dell'incontro è sul tema della messaggio di papa Francesco per la 52^ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali “. Notizie false e giornalismo di pace”.
"Avremo modo di confrontarci insieme il prossimo 9 febbraio - scrive mons. Cetoloni nella lettera di invito ai giornalisti -, ma fin da adesso il mio augurio è che questo tema interroghi tutti noi sul bisogno di un’informazione che, aderente alla sua missione, rifugga il sensazionalismo, per offrire ai cittadini adeguati strumenti per riflettere e formarsi un’opinione consapevole. Sappiamo tutti il danno che le cosiddette fake news producono nel tessuto sociale e nella convivenza civile della nostra società, perché instillano la sfiducia continua, che è uno dei mali più nocivi della nostra epoca".

Il tema delle fake news sarà affrontato già mercoledì 24 gennaio, attraverso l’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali che alle 16, nella sala san Paolo del Seminario, proporrà una edizione speciale dei “Thè di Toscana Oggi”, l’appuntamento culturale mensile del settimanale diocesano. Relazionerà don Alessandro Andreini (comunità di San Leolino) su “Le fake news nel Vangelo”, "per accendere l’attenzione su come anche verso la verità di Cristo vi siano stati, da parte del potere del tempo, tentativi di sviare l’opinione pubblica attraverso la diffusione di notizie che oggi definiremmo bufale".