UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Famiglia, dati Ue: triplicata la percentuale che usa la banda larga

Secondo la relazione della Commissione Ue in quattro anni, dal 2003, la percentuale di famiglie europee che usano la banda larga si è triplicata, raggiungendo il 36%. Ma le differenze tra i vari paesi europei restano impressionanti: in Danimarca, Lussemburgo e Belgio il 100% della popolazione ha una connessione a banda larga, mentre in Romania più del 60% (il 75% nelle zone rurali) non vi ha accesso. In Italia e Germania, la copertura della popolazione rurale è del 18% e del 12%, rispettivamente.
13 Ottobre 2008

Secondo la relazione della Commissione Ue in quattro anni, dal 2003, la percentuale di famiglie europee che usano la banda larga si è triplicata, raggiungendo il 36%. Ma le differenze tra i vari paesi europei restano impressionanti: in Danimarca, Lussemburgo e Belgio il 100% della popolazione ha una connessione a banda larga, mentre in Romania più del 60% (il 75% nelle zone rurali) non vi ha accesso. In Italia e Germania, la copertura della popolazione rurale è del 18% e del 12%, rispettivamente. E ancora un 7% della popolazione dell'Ue (30% nelle zone rurali) non ha accesso a nessun tipo di connessione a internet. La Commissione Ue ha pubblicato oggi una relazione in cui illustra come la concorrenza sui mercati della fornitura di internet a banda larga permetta ai cittadini europei un accesso diffuso a prezzi abbordabili. Il servizio universale deve costituire una specie di rete di sicurezza che garantisce un livello minimo di servizio, come il collegamento a una rete telefonica e l'accesso di base a internet, soddisfacendo esigenze basilari che il mercato non riesce a soddisfare. Finora l'Ue ha incentivato la diffusione della banda larga con tre tipi di iniziative: una normativa a favore della concorrenza e degli investimenti che ha permesso di raggiungere un tasso di crescita del 20% delle linee a banda larga, con 52mila nuove linee connesse ogni giorno nel 2007: a gennaio 2008 l'Europa contava quasi 100 milioni di linee; • un nuovo sistema per incentivare i servizi satellitare mobili in grado di fornire la banda larga via satellite in tutta Europa, con uno sportello unico per tutti gli Stati membri per l'autorizzazione di tali servizi; • una serie di proposte di riforma della gestione dello spettro radio allo scopo di liberare frequenze per i nuovi servizi senza fili. "L'internet ad alta velocità è il passaporto per la società dell'informazione e costituisce un presupposto essenziale della crescita economica. Per questo la Commissione intende fare in modo che l'accesso a internet a banda larga diventi una realtà per tutti i cittadini europei entro il 2010", ha affermato la Commissaria Ue alle telecomunicazioni, Viviane Reding. "Siamo fieri del fatto che i primi otto paesi europei nella classifica della diffusione della banda larga sopravanzano di gran lunga gli Stati Uniti. Tale diffusione però presuppone la possibilità di accesso, che ancora non esiste ovunque in Europa. Dobbiamo fare il possibile perché tutti i cittadini possano avere una connessione a banda larga quanto prima."