UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Fano: quale catechismo nell'era iTouch?

Quali catechisti per questo profondo mutato contesto? Se lo chiede don Giacomo Ruggeri, portavoce della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, in un articolo, dal titolo “Nell‘era iTouch quale futuro avrà il libro di catechismo?”, apparso questa sera sul sito diocesano (www.fanodiocesi.it).
20 Febbraio 2012
“Il linguaggio non è più sistematico, frutto di ragionamento pesato, posato, qualificato. Si parla a spot, si guarda a flash, si scrive sgrammaticato, si pensa con pensieri corti. Pensare la fede, e aiutare altri a farlo, è una cosa seria. Ma pensare la crescita di un bambino alla fede cristiana nell’attuale scenario digitale è ancora più impegnativo. E allora: quali catechisti per questo profondo mutato contesto?”. Lo scrive don Giacomo Ruggeri, portavoce della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, in un articolo, dal titolo “Nell‘era iTouch quale futuro avrà il libro di catechismo?”, apparso questa sera sul sito diocesano (www.fanodiocesi.it). Per don Ruggeri anche se “il tema in questione potrà apparire fuori luogo o, per non dire forse, esagerato per le 26.000 parrocchie italiane, la riflessione si fonda sul reale (seppur silente) ingresso della tecnologia. Partiamo da un esempio: la Apple ha immesso nel mercato ‘iBabyPlay’, una semplice applicazione per neonati e bambini che permette di toccare, vedere e sentire le immagini sullo schermo. Ancora: in molte scuole italiane si sta effettuando il passaggio dal libro di testo cartaceo all‘uso del tablet”. Per questo, conclude don Ruggeri, nel catechismo come nella scuola “bisogna pensare un nuovo linguaggio che media la proposta educativa”.