UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ferrara: giovani “Portaparola”

'Conoscere', 'affrontare', 'cambiare in meglio': ecco i tre verbi su cui l’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio si sta muovendo in questi anni – dopo il convegno nazionale per i Portaparola svoltosi a Bibione due anni fa – per preparare la Giornata del quotidiano.
27 Maggio 2010
La Giornata diocesana del quotidiano Avvenire non si improvvisa, come non si può improvvisare nulla nel campo dell’evangelizzazione e della comunicazione. Va preparata con cura e non semplicemente per quel che riguarda la redazione di una pagina di respiro diocesano, che viene presto consumata nell’arco della mattinata della domenica, bensì per organizzare una ricezione corretta del valore che Avvenire ricopre 'quotidianamente': insegnare a leggere il mondo che cambia senza perdere di vista chi siamo e cosa possiamo fare per esso. Dunque la Giornata diocesana va preparata da lontano, mettendo in campo tutte le nostre capacità di coinvolgere il maggior numero di soggetti, a partire dai giovani. Sappiamo infatti quanto sia difficile convincere qualcuno a leggere e, di conseguenza, possiamo certamente immaginare la difficoltà di farlo con i giovani, sempre più immersi in un linguaggio che definirei sintetico – funzionale e sempre meno inclini all’approfondimento teorico e all’esplorazione della profondità del reale. Preferiscono la dimensione pratica e ludica nei mezzi di comunicazione. La grande sfida è proprio quella di preparare le nuove generazioni a uscire da una visione ristretta nell’uso dei media per incamminarsi verso un’indagine più 'adulta' e responsabile del mondo che dovranno 'conoscere', 'affrontare', 'cambiare in meglio'.
Ecco i tre verbi su cui l’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio si sta muovendo in questi anni – dopo il convegno nazionale per i Portaparola svoltosi a Bibione due anni fa – per preparare la Giornata del quotidiano. Questo grazie soprattutto all’attività dell’Ufficio Comunicazioni sociali che si è prefisso di formare Portaparola capaci e che si sentano un po’ missionari di un’idea di comunicazione improntata al servizio dell’uomo e pertanto della verità. In concreto stiamo lavorando per avere a breve un buon numero di giovani che vadano sul territorio a spiegare ai loro coetanei l’importanza e la necessità di strumenti adeguati per comprendere quel che avviene davanti ai loro occhi, che li tocca da vicino e che perciò li invita a mettersi in gioco. E per questo scopo Avvenire costituisce per noi uno strumento indispensabile.