UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Festival biblico: 150 eventi dal 5 al 29 maggio

“E vidi un nuovo cielo e una nuova terra” è il titolo della 18ª edizione dell'evento organizzato dalla diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo.
2 Maggio 2022

“E vidi un nuovo cielo e una nuova terra” è il titolo della 18ª edizione del Festival biblico promosso dalla diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo, in programma dal 5 al 29 maggio. La manifestazione torna quest’anno dal vivo con un programma di oltre 150 eventi: oltre a Vicenza, saranno coinvolte le diocesi di Padova, Verona, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto e Treviso e Alba.
A fare da fil rouge al Festival è il libro dell’Apocalisse (da cui è tratta la frase del titolo) che offre delle chiavi interpretative per decifrare questo tempo ambivalente, con coraggio, senso di responsabilità e con uno sguardo di speranza. Attraverso l’analisi e l’approfondimento del testo, si cercherà di rispondere a domande salienti, quali ad esempio: come assumere il “mistero” in quanto parte integrante della vita umana che sfugge a ogni categorizzazione?; Come interpretare la tensione costante tra bene e male?; La vittoria dell’Agnello: la mitezza può davvero avere la meglio sulla forza, l’arroganza, le ideologie?. La riflessione si articolerà su quattro direttrici: biblico-esegetica, antropologico-filosofica, geopolitica, linguistica e del pensiero critico.
Il percorso del Festival, spiegano gli organizzatori, “sarà occasione dunque per capire come Apocalisse non sia un libro per profeti di sventura, che annuncia catastrofi o sconvolgimenti, ma sia al contrario rivelazione della meraviglia e dello stupore di fronte al mondo, alla realtà che emerge nella vita di ciascuno perché sia custodita e protetta. In questo senso recuperare uno sguardo contemplativo sulla vita e sul destino positivo di tutta la storia, tra le acque tumultuose della malattia, dell’ingiustizia e della morte, è il principio che permette di agire per il benessere dell’umanità resistendo, con lo sguardo in avanti, alla tentazione di cadere nell’indifferenza o nella rassegnazione”.

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