UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Fidenza: mons. Mazza su Avvenire

Se l’intento mira a formare «animatori» mediatici nell’ambito della comunità cristiana, Avvenire svolge una funzione primaria in quanto disponibile a orientare l’informazione secondo principi e valori cristiani.
17 Ottobre 2011
«Un giornale riflessivo, vero valore aggiunto»

 
di Carlo Mazza*
 
Il valore del quotidiano Avvenire si rivela dall’esperienza quotidiana dei lettori. Quando capita di confrontarlo con altre testate e con altre informazioni, si nota subito qualcosa di irriducibile, qualità propria della sua identità ben definita, e di qualcosa di altro, e cioè promotore di una visione sapiente e lungimirante degli uomini, degli eventi e della vita. Questa caratteristica, qualificante in sommo grado per un giornale «riflessivo», non è tanto un valore aggiunto di un prodotto mediatico, ma trattasi di uno spirito che pervade e evidenzia la singolarità e la peculiarità di Avvenire.
In realtà la valenza «cattolica» di cui si vanta, non intende esprimere una presunzione o un diritto di prelazione, ma una sua dimensione intrinseca e verificabile, una sorta di «timbro» che istituisce la natura, la funzione e la rappresentanza del giornale stesso nella differenza rispetto ad altri.
D’altra parte ciò consente una propensione al dialogo culturale sia all’interno dell’area cattolica e sia all’esterno con il mondo cosiddetto laico. Ciò si concretizza nel modo corretto di una possibilità, quella di dire la verità e di accogliere punti di vista diversi eppure portatori di luce interpretativa della realtà, per altro così complessa e sovente irraggiungibile.
Sotto questi profili Avvenire gioca una sfida non semplice e non facile, immerso com’è nel villaggio comunicativo, nel quale la distinzione si evidenzia come servizio alla conoscenza, capacità di giudizio controcorrente, di stimolo effettivo offerto al lettore per formarsi una visione delle cose più adeguata, più pacata e più libera da impicci e interessi di varia natura.
Sostenere dunque, nelle forme più consone, il giornale cattolico è frutto di una maturazione culturale ed ecclesiale che dimostra una buona coscienza e un’autentica testimonianza di vita in riferimento agli ideali sostenuti e creduti e nel contempo ritenuti di grande vantaggio al perseguimento della «vita buona» per sé e per l’intero Paese. Che se l’intento mira a formare «animatori» mediatici nell’ambito della comunità cristiana, Avvenire svolge una funzione primaria in quanto disponibile a orientare l’informazione secondo principi e valori cristiani.
 
* vescovo di Fidenza