UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Firenze festeggia i 50 anni di sacerdozio del Card. Betori

“Toscana Oggi”  offre agli abbonati e ai lettori dell’edizione fiorentina coordinata da Riccardo Bigi un fascicolo speciale a colori di 24 pagine.
25 Settembre 2020

Una festa in piena regola con i tempi del Covid. Un fascicolo di ricordi e testimonianze, un momento di condivisione con il Clero  nella Basilica di San Lorenzo (l’adorazione eucaristica, dopo una meditazione sul tema “Sacerdozio ed Eucaristia” guidata da mons. Erio Castellucci, arcivescovo abate di Modena – Nonantola) ed infine  una preghiera per i fedeli da recitare  nelle parrocchie durante la messa domenicale. La Diocesi di Firenze si stringe così intorno al cardinale Giuseppe Betori, per i suoi cinquant’anni di sacerdozio, essendo stato ordinato prete il 26 settembre del 1970, a Foligno, dal vescovo Siro Silvestri.

Per questa occasione, “Toscana Oggi”  offre agli abbonati e ai lettori dell’edizione fiorentina coordinata da Riccardo Bigi un fascicolo speciale a colori di 24 pagine. Il Cardinale riassume le tappe principali del suo Servizio alla Chiesa in una lunga intervista firmata dal direttore del settimanale Domenico Mugnaini, e da Sabina Ferioli , direttrice di “Radio Toscana”.  “Essere prete – ha confessato -  è stato il mio sogno fin da bambino;  fare il parroco mi ha insegnato prima di tutto la centralità delle relazioni personali”.  I ricordi del cardinale (non mancano riferimenti ai suoi rapporti con Giovanni Paolo II, Benedetto  XVI e Papa Francesco) si intrecciano con le testimonianze  dirette di quelli che sono stati i “suoi” giovani nella parrocchia  umbra di Cave o all’istituto San Carlo di Foligno, di chi lo ha avuto come professore “amato, rispettato e temuto” all’Istituto teologico di Assisi (uno per tutti: l’arcivescovo di Lucca mons. Paolo Giulietti),  dei  suoi collaboratori alla Cei negli anni passati prima alla guida dell’Ufficio Catechistico Nazionale e poi come Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana; racconti da cui si ricava l’amore per le Scritture,  la ricerca della comunione ecclesiale , l’attenzione per la testimonianza cristiana nella Società , la capacità di andare al nocciolo delle questioni.

Non mancano naturalmente i pensieri  di quelli che sono stati i suoi più stretti collaboratori in questi dodici anni in cui è alla guida dell’arcidiocesi di Firenze: monsignor Claudio Maniago, già suo ausiliare e oggi vescovo di Castellaneta; monsignor Andrea Bellandi, ora arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, che è stato suo vicario generale dal 2014 al 2019, e l’attuale vicario mons. Giancarlo Corti.

Se il Cammino sinodale rappresenta il più stretto e concreto punto di contatto con il Magistero di Bergoglio, l’episcopato fiorentino di Betori è segnato in particolare dalla conclusione delle cause di beatificazione  di tre grandi figure come il card. Elia Dalla Costa, Giorgio La Pira e don  Giulio Facibeni, già proclamati Venerabili, mentre  la visita di Papa Francesco a Barbiana ha consentito a tutta la Chiesa di  approfondire il grande insegnamento di don Lorenzo Milani.

Una benedizione e un messaggio di gratitudine è giunto, il 25 settembre, anche da Papa Francesco, insieme agli auguri e alla manifestazione d'affetto dei vescovi toscani.

(Antonio Lovascio)