UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Fiuggi: il bello della famiglia

È sempre più giovane il Fiuggi Family Festival (Fff). Della quinta edizione della kermesse cinematografica, e non solo, a misura di famiglia, in programma dal 25 al 29 luglio a Fiuggi, ha parlato con il Sir Antonella Bevere Astrei, presidente del Fff e vedova di Gianni Astrei, ideatore della kermesse, tragicamente scomparso 3 anni fa.
25 Luglio 2012
È sempre più giovane il Fiuggi Family Festival (www.fiuggifamilyfestival.org). La quinta edizione della kermesse cinematografica, e non solo, a misura di famiglia, in programma dal 25 al 29 luglio a Fiuggi, si arricchisce quest’anno di una seconda location particolarmente dedicata all’intrattenimento dei giovani, con una discoteca all’aperto, la possibilità di un giro in mongolfiera, un corso di guida sportiva, artisti di strada, musica dal vivo, giochi sportivi, strutture gonfiabili per i più piccoli. Il tema del Festival, per il 2012, è “Il bello della famiglia”. Gigliola Alfaro, per il Sir, ha parlato della manifestazione con Antonella Bevere Astrei, presidente del Fiuggi Family Festival (Fff) e vedova di Gianni Astrei, ideatore della kermesse, tragicamente scomparso il 1° maggio 2009.

 
 
Anche in tempo di crisi si può parlare del “bello della famiglia”?
“Il bello della famiglia c’è sempre, nei tempi rosei e in quelli difficili. Anzi, in questi ultimi si nota di più: è come un pezzetto di cielo luminoso quando ci sono le nuvole. Noi pensiamo che il bello della famiglia vada rispolverato. Bisogna investire un po’ di più per riportarlo a galla, ma nella maggior parte delle situazioni la famiglia è un baluardo a quella che ci sembra oggi la difficoltà maggiore: la solitudine. Il cambiamento nei mezzi di comunicazione e la velocizzazione delle informazioni spesso portano l’uomo a essere solo, anche se con tantissimi mezzi tecnologici. Questa solitudine forse può essere vinta solo con la forza che nasce nell’ambito familiare. La presenza di tantissime associazioni familiari al Festival permette di scoprire che le buone pratiche sono diffusissime in Italia, porta le associazioni a conoscersi tra di loro e a essere conosciute da un grosso pubblico, che ignorava di poter essere aiutato”.
 
Quali sono le maggiori novità del Festival 2012?
“La più grande è stata l’organizzazione gestita dai giovani, con il loro entusiasmo, energia e vitalità. Questo si vedrà anche nel Festival, a cominciare dall’inaugurazione che per la prima volta non sarà aperta da una conferenza, ma da un viaggio in mongolfiera, che consentirà di guardare le cose belle dall’alto. Quest’anno è stato anche allestito un polo giovanile, con i videogiochi, che fanno parte della tradizione del Fff, ma anche con giochi gonfiabili realizzati dal Centro sportivo italiano. Proprio con il Csi giovedì parleremo in una tavola rotonda del valore sociale dello sport. Sempre rivolta ai giovani, in collaborazione con la Polizia di Stato, faremo prevenzione per una guida sicura. Ci sarà sabato pomeriggio anche la proiezione di un film, ‘Joung Europe’, che mostra i giovani al volante e il perché di alcuni comportamenti”.
 
Ci sarà anche attenzione al web e all’interattività?
“L’attenzione alla multimedialità c’è sempre stata con la presenza del laboratorio di videogiochi. Quest’anno, in più, l’organizzazione molto giovane del Festival ha realizzato degli spot da far girare sul web, che hanno coinvolto tutta la città sia nel casting sia nelle riprese. Questi spot hanno ampliato gli orizzonti del Festival, facendolo conoscere anche a persone più lontane: con un click hanno potuto scaricare un video da Youtube e conoscere la realtà del Fiuggi Family Festival. Molta attività è stata fatta anche attraverso i social network: questo è bello perché non si tratta di una comunicazione commerciale, ma valoriale. Ci s’interfaccia sui problemi di fondo, ma nel modo allegro e divertente di comunicare dei giovani”.
 
Il Fiuggi Family Festival è concepito come una vacanza per le famiglie, con momenti ludici e di riflessione…
“Questa era l’idea di mio marito e pian piano si sta realizzando in tanti modi. Fondamentalmente ognuno nel Festival può trovare o contribuire a far valorizzare il suo specifico campo d’interesse. Oltre al divertimento ci sono poi dei momenti di riflessione. Ad esempio, sabato pomeriggio avremo una tavola rotonda sull’investimento che la società può fare sulla famiglia, in cui si confronteranno istituzioni e realtà che dal punto di vista sociale hanno fatto interventi validi, come Nuovi Orizzonti o il Centro internazionale per la famiglia a Nazareth, gestito da Rinnovamento nello Spirito”.
 
Anche la solidarietà trova posto al Fiuggi Family Festival?
“Sì con il ‘Progetto Vita Gianni Astrei’, che si svolge in Italia e in Perù. Da un lato offre un sostegno ai bambini portatori di handicap nella foresta amazzonica, curandoli e cercando di reinserirli nel tessuto sociale. Dall’altro, in Italia prevede per i ragazzi che andranno volontari in Perù una formazione ad ampio raggio, da un punto di vista psicopedagogico, linguistico, culturale. Studiano anche recitazione per poter comunicare meglio. Quest’anno per la prima volta abbiamo portato il cinema tra i bimbi in Perù. Dall’Italia i nostri volontari hanno dovuto portare persino il telo dove proiettare i cartoni animati. I due volontari, appena rientrati in Italia, sabato mattina racconteranno la loro esperienza. In tutto sono 30 i volontari che aderiscono a questo progetto, condotto in collaborazione con Semi di pace e la Fondazione Roma Terzo Settore. Ci sarà anche uno spettacolo fatto dai giovani volontari giovedì pomeriggio”.