UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Foligno: dalla buona stampa al web

«Siamo come nani sulle spalle di giganti – diceva Bernardo di Chartres –, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti». Questa frase definisce bene la realtà delle comunicazioni sociali nella diocesi di Foligno, che sono stato chiamato a coordinare due anni fa...
6 Novembre 2012
«Siamo come nani sulle spalle di giganti – diceva Bernardo di Chartres –, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti». Questa frase definisce bene la realtà delle comunicazioni sociali nella diocesi di Foligno, che sono stato chiamato a coordinare due anni fa. Una secolare tradizione tipografica ha dato vita nel lontano 1886 alla gloriosa e battagliera «Gazzetta di Foligno», l’attività teatrale e cinematografica ha il suo centro al teatro San Carlo, edificato tra le due guerre per l’educazione dei giovani cattolici, mentre a un prete della diocesi, appassionato di elettronica e pioniere della radiofonia, si deve la fondazione di Radio Gente Umbra, tra le più antiche della regione.

Negli anni, tuttavia, è spesso mancato un coordinamento tra i vari settori, mentre si affievoliva un collegamento con le parrocchie, sia con la chiusura dei cinema parrocchiali precedentemente sottoposti alla tutela dell’Ufficio per le comunicazioni sociali, sia con la scomparsa della tradizionale figura delle «animatrici» della buona stampa. Dopo la riorganizzazione dell’Ufficio stampa, la realizzazione del sito Internet e il rilancio di «Gazzetta di Foligno» e Radio Gente Umbra, ci attende ora l’approfondimento della collaborazione tra gli organi esistenti e un maggior radicamento sul territorio. Il prossimo passo sarà la ricostituzione, dopo anni, della Commissione diocesana delle comunicazioni sociali che riunirà tutti gli operatori del settore e i delegati delle parrocchie: in quella sede sarà stilato un più preciso programma che offrirà momenti di formazione aperti sia a chi si occupa di comunicazione intra-ecclesiale, sia ai giornalisti locali. I cinquanta anni del decreto conciliare «Inter mirifica» ricorderanno ai nativi digitali immersi nella civiltà della comunicazione che il più importante messaggio da trasmettere è il Vangelo di Cristo, letto alla luce della tradizione ecclesiale. Come «nani», possiamo guardare lontano con strumenti e linguaggi sempre nuovi solo riconoscendo di poterci innalzare sulle spalle di «giganti».
 
 
Fabio Massimo Mattoni