UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Gazzetta: torna don Truglia

Dopo tredici anni Antonio Rizzolo lascia la direzione di Gazzetta d’Alba, lo storico settimanale dei Paolini, associato alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici). Lo sostituisce il confratello Giusto Truglia, già suo predecessore alla guida del giornale...
18 Ottobre 2016

Dopo tredici anni Antonio Rizzolo lascia la direzione di Gazzetta d’Alba, lo storico settimanale dei Paolini, associato alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici). Lo sostituisce il confratello Giusto Truglia, già suo predecessore alla guida del giornale e che nell'ultimo anno lo aveva affiancato come consulente di direzione. Per Truglia è quindi un 'ritorno a casa' dopo essere stato condirettore di Famiglia Cristiana, direttore generale dell’apostolato per la Provincia Italia della San Paolo, amministratore delegato di Editoriale San Paolo e amministratore unico di Periodici San Paolo, StPauls International, San Paolo Digital, Multimedia San Paolo e Inter Mirifica. «Un ritorno a casa gradito – commenta don Giusto –, un nuovo inizio che accolgo volentieri in una realtà di cui conosco il territorio e le persone. Per noi Gazzetta è molto importante, è il giornale da cui ha avuto inizio l’apostolato paolino. È il segno del nostro impegno al servizio non solo della Chiesa italiana ma anche del legame con la Chiesa locale». Nel 1913 don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia paolina, ne assunse la direzione: «Quello – ricorda don Rizzolo nel suo editoriale di saluto ai lettori – fu per lui il colpo di campana fatta suonare da Dio che lo spinse a dare inizio alla Società San Paolo meno di un anno dopo». Da allora alla direzione del settimanale, diffuso nella diocesi di Alba, c’è sempre stato un paolino. Un giornale edito dalla San Paolo, dunque, ma anche uno strumento importante per la comunicazione e la vita diocesana: «Con il vescovo Brunetti – assicura il nuovo direttore – abbiamo un’ottima collaborazione, che potrebbe incrementarsi ulteriormente con l’attività dell’Ufficio per le comunicazioni sociali e del Web».

(Chiara Genisio)

 

da Avvenire del 18 ottobre 2016, pag. 26