UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Genova: la radio che porta la voce dei detenuti in città

Un programma radiofonico pensato e realizzato dai detenuti. Si chiama «DeeJail» e viene prodotto nel carcere di Marassi grazie a «Radio fra le note».
26 Febbraio 2019

Un programma radiofonico pensato e realizzato dai detenuti. Si chiama «DeeJail» e viene prodotto nel carcere di Marassi grazie a «Radio fra le note», la prima web radio parrocchiale della diocesi di Genova, ideata e fondata dal sacerdote genovese don Roberto Fiscer, disponibile tramite app, Internet e sul canale 810 del digitale terrestre. «È la prima volta che avviene nel nostro territorio» dice Fiscer già conosciuto per le sue parodie di canzoni famose con testi cristiani e per aver preso parte a programmi in tv.

Don Roberto ha realizzato un piccolo studio di registrazione all’interno del carcere ed è affiancato da una redazione di sette detenuti, italiani e stranieri, giovani e meno giovani. «Quello della radio in carcere – aggiunge – era un mio sogno da tempo e questa nuova esperienza si affianca alle trasmissioni dal Gaslini e dall’ospedale San Martino». «Chi è in carcere – spiega il sacerdote – può aver sbagliato, ma non è sbagliato. Ha fatto errori, ma non è un errore. Troppe volte il carcere fa notizia solo per gli aspetti negativi, ma in carcere ci sono anche molte storie positive: chi va a scuola, chi fa volontariato, chi frequenta i laboratori. Con la radio vogliamo far conoscere anche questi aspetti attraverso le voci dei protagonisti». «I ragazzi della redazione sono contenti – dice ancora il sacerdote genovese –. Ogni volta scelgono il tema e ci lavorano personalmente mentre un gruppo di ragazzi della mia parrocchia collabora fornendo testi e aneddoti». Come questo, riferito dallo stesso don: «Nel programma in onda prima di Radio DeeJail i bambini ormai salutano gli 'amici del carcere'».