UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornalismo, da persone per le persone

Una riflessione a più voci per approfondire il Messaggio di Papa Francesco per la 52esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. E per promuovere “un giornalismo di pace”, senza infingimenti, ostile alle falsità, a slogan ad effetto e a dichiarazioni roboanti; un “giornalismo fatto da persone per le persone”.
9 Maggio 2018

Una riflessione a più voci per approfondire il Messaggio di Papa Francesco per la 52esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. E per promuovere “un giornalismo di pace”, senza infingimenti, ostile alle falsità, a slogan ad effetto e a dichiarazioni roboanti; un “giornalismo fatto da persone per le persone”. Come ha auspicato il Cardinale Giuseppe Betori, aprendo il convegno “Verità e notizie nell’era dei falsi”, momento-clou della “Settimana “ promossa dall’Arcidiocesi di Firenze, e presentando gli autorevoli relatori: il Sottosegretario CEI e direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali don Ivan Maffeis, ed il prof. Adriano Fabris dell’Università di Pisa, che hanno dialogato con tre altrettanto qualificati “custodi delle notizie”, i giornalisti Maurizio Naldini, Enrico Nistri e Guido Torlai che hanno portato il contributo delle loro rispettive personali esperienze. Un confronto coordinato dal direttore di “Toscana Oggi” Andrea Fagioli e stimolato dalle domande fatte in avvio da cinque studenti (i “fucini” Martina Ricci e Gaetano Mercuri, i liceali Giulio Giunti, Gabriele Buttiglione e Tommaso Marconi) espressione di quel mondo giovanile che è considerato il maggior fruitore dei Social, il più a rischio.

 

Il coinvolgimento dei giovani in questo dibattito e la presenza di numerosi insegnanti (accanto agli operatori dei Media, al delegato CET per la Cultura mons. Riccardo Fontana ed al Vicario generale monsignor Andrea Bellandi), hanno evidenziato come si sia puntato al nocciolo del fenomeno “Fake News”: è soprattutto un problema educativo. Se lo è per il giornalista - che deve recuperare autorevolezza nella professione e responsabilità nella comunicazione della verità, formando se stesso e formando il lettore o chi l’ascolta al discernimento, alla verifica, all’attenzione alla persona – forse lo è ancor più per le famiglie ed i docenti a stretto contatto con tanti ragazzi attratti e “avvelenati” dalla Rete.
Altri momenti della “Settimana” fiorentina la meditazione del condirettore di “Credere” e “Jesus” don Vincenzo Vitale sulla Verità secondo San Paolo ; la proiezione a cura dell’ACEC – che con don Alessandro Andreini ha presentato anche uno studio sulle Sale della Comunità in Toscana - del film “The Post” del regista Steven Spielberg, interpretato da Tom Hanks e Meryl Streep. Prima della celebrazione (domenica 13 maggio ore 10.30 in Cattedrale) della "Giornata mondiale delle comunicazioni sociali" con la Messa presieduta dal card. Ennio Antonelli.
(Antonio Lovascio)