UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornalisti: la più grande dote è l'umilità

In occasione della ricorrenza di san Francesco di Sales (24 gennaio), “patrono dei giornalisti” dal 1923, il SIR ha incontrato Antonio Preziosi, direttore Radio Uno e Giornale radio Rai. L’intervista completa è disponibile su Agensir.it.
18 Gennaio 2010
“Sembrerà strano, ma il mio maestro di giornalismo è stato il mio maestro delle elementari. In quinta elementare ci faceva stampare in classe un giornalino ciclostilato che si chiamava ‘Il Campanello’: quattro fogli, una volta al mese. È stato grazie a lui se ho imparato l’amore per questa professione. Parlando di grandi giornalisti, invece, ricordo sempre una mia intervista ad Enzo Biagi. Ero molto giovane. E mi disse che la più grande dote di un giornalista è l’umiltà. Aveva ragione”. In occasione della ricorrenza di san Francesco di Sales (24 gennaio), “patrono dei giornalisti” dal 1923, il SIR ha incontrato Antonio Preziosi, direttore Radio Uno e Giornale radio Rai. L’intervista completa è disponibile su Agensir.it. “Il rispetto degli altri e la consapevolezza che noi informiamo non per noi stessi ma per i nostri lettori – spiega Preziosi – è uno straordinario punto di contatto tra i giornalisti cattolici ed i giornalisti laici. Ho incontrato nella mia vita professionale tanti colleghi che, pur non avendo il dono della fede, portavano una testimonianza di correttezza e di eticità”. Sull’esempio di san Francesco di Sales, “semplicità, pacatezza, rispetto” devono contraddistinguere il linguaggio giornalistico perché “chi grida ha solo bisogno di farsi sentire” mentre “l’informazione, se fatta bene, è verità” e possiede “una sua luce che non ha bisogno di strepiti e sensazionalismi”.