UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornata del quotidiano: per le parrocchie frutti che restano

La Giornata del quo­tidiano sollecita o­gni anno le varie diocesi italiane che la 'a­dottano' a un impegno sul fronte della promo­zione dei media cattoli­ci. Ma sono le parrocchie le autentiche protagoni­ste di questo sforzo. È nelle comunità che oc­corre intraprendere un cammino formativo per offrire alla gente la pos­sibilità di una scelta e di un consumo critico dei media.
12 Novembre 2009

La Giornata del quo­tidiano sollecita o­gni anno le varie diocesi italiane che la 'a­dottano' a un impegno sul fronte della promo­zione dei media cattoli­ci. Ma sono le parrocchie le autentiche protagoni­ste di questo sforzo. È nelle comunità che oc­corre intraprendere un cammino formativo per offrire alla gente la pos­sibilità di una scelta e di un consumo critico dei media.
  Per far questo occorre prima di tutto che i par­roci si facciano affianca­re da laici impegnati in àmbito culturale e me­diale; quelle figure, cioè, che comunemente ven­gono definite animatori della cultura e della co­municazione, o Portapa­rola. Oggi raccontiamo esperienze di singole parrocchie che non vo­gliono
 fermarsi alla semplice celebrazione della Giornata di Avvenire ma avviare un per­corso il più possibile stabile perché ci siano e si diffondano media che non parlino sol­tanto la lingua dell’esasperato laicismo o del­l’indifferenza. E che sappiano proporre una visione diversa dei fatti di ogni giorno.
  Interessante il progetto della diocesi di Mi­lano dove la Giornata di Avvenire si com­porrà di sei appuntamenti domenicali con­secutivi grazie all’impegno di circa 700 par­rocchie che, a partire da domenica prossima e per tutte le domeniche di Avvento, si ren­deranno protagoniste di una distribuzione straordinaria del giornale. Occorre un 'do­po' perché la Giornata lasci frutto.