UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornata marconiana: “la radio per servire il bene dell'umanità”

“Un tratto fondamentale della personalità di Marconi e della sua opera” è “il desiderio di servire il bene dell’umanità”. Lo ha ricordato oggi padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticana, intervenendo al convegno in Campidoglio su “Guglielmo Marconi: la radio, il Nobel e i 100 anni che hanno sconvolto il mondo” promosso nell’ambito delle Giornate di studi Marconiani dalla Fondazione Ugo Bordoni per il centenario dell’assegnazione del Premio Nobel a Marconi.
11 Dicembre 2009
“Un tratto fondamentale della personalità di Marconi e della sua opera” è “il desiderio di servire il bene dell’umanità” e “i risultati positivi raggiunti per la comunità umana non erano qualcosa di casuale e di estraneo al suo impegno, ma erano parte integrante della profonda motivazione della sua ricerca e del suo impegno di applicazione dei risultati della ricerca alle nuove tecniche di comunicazione”. Lo ha ricordato oggi padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticana, intervenendo al convegno in Campidoglio su “Guglielmo Marconi: la radio, il Nobel e i 100 anni che hanno sconvolto il mondo” promosso nell’ambito delle Giornate di studi Marconiani dalla Fondazione Ugo Bordoni per il centenario dell’assegnazione del Premio Nobel a Marconi. Il “grande orizzonte umanistico e ideale assume anche una nuova dimensione spirituale con la realizzazione della Radio Vaticana”, ha aggiunto padre Lombardi, la cui storia può testimoniare “alcune delle immense potenzialità delle scoperte marconiane per il servizio dell’umanità”. I radiomessaggi dei Papi diffusi “a livello internazionale e addirittura mondiale sono stati il primo e principale servizio reso possibile dalla Radio Vaticana” e hanno avuto “a loro tempo un impatto grandissimo”. Durante il secondo conflitto mondiale “la radio era veramente l’unica via per raggiungere tutti, oltre i confini fra le nazioni e i fronti di guerra”. Inoltre, ha sottolineato padre Lombardi, “l’ideale marconiano di servizio dell’umanità” è stato realizzato anche dedicando trasmissioni “a innumerevoli messaggi per i prigionieri e i dispersi da parte delle loro famiglie” ai quali veniva offerta “un’ancora di affetto e di speranza”. L’impegno di Radio Vaticana ha portato “alla moltiplicazione dei programmi nelle lingue dei Paesi in cui la libertà veniva conculcata, ogni genere di libertà e anche specificamente quella religiosa” con trasmissioni “di risposta alla situazione di difficoltà in cui interi popoli si trovavano, alimentando identità culturali e tradizioni negate” o “aiutando a resistere in attesa di giorni migliori, senza perdere la speranza della libertà”. È necessario ricordare gli ideali marconiani “per promuovere la pace fra i popoli, per la salvezza e il benessere delle vite umane, per tutti coloro che soffrono in condizioni di abbandono o di oppressione, per la crescita umana e spirituale di popoli liberi di comunicare fra loro nella libertà”. “Le potenzialità tecniche oggi offerte alle comunicazioni sociali aumentano vertiginosamente”, ha concluso padre Lombardi, ma “sarebbe bene non dimenticare mai di riflettere per quali fini dobbiamo usarle”.
 
 
Fonte: SIR