UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornate comunicazioni sociali su Vangelo digitale

Alla presenza di diverse decine di partecipanti, si sono svolte a Fatima, nei giorni scorsi, le Giornate nazionali delle comunicazioni sociali, che hanno dibattuto temi concernenti il "Vangelo Digitale". In conclusione dei lavori, mons. Manuel Clemente, presidente della Commissione episcopale della Cultura, Beni culturali e Comunicazioni sociali, ha evidenziato "la pluralità della presenza cattolica in Internet", sostenendo che la stessa deve essere considerata "una virtuosità, che va mantenuta e ampliata, cercando di promuovere le possibilità di accesso e la diversificazione dei progetti piuttosto che una loro uniformizzazione".
1 Ottobre 2008

Alla presenza di diverse decine di partecipanti, si sono svolte a Fatima, nei giorni scorsi, le Giornate nazionali delle comunicazioni sociali, che hanno dibattuto temi concernenti il "Vangelo Digitale". In conclusione dei lavori, mons. Manuel Clemente, presidente della Commissione episcopale della Cultura, Beni culturali e Comunicazioni sociali, ha evidenziato "la pluralità della presenza cattolica in Internet", sostenendo che la stessa deve essere considerata "una virtuosità, che va mantenuta e ampliata, cercando di promuovere le possibilità di accesso e la diversificazione dei progetti piuttosto che una loro uniformizzazione". Non dimenticando "la necessità di una convivenza reale", il vescovo di Porto ha ammesso che "con i mezzi virtuali le possibilità di trasmissione e di ricezione comunicative crescono immensamente, permettendo al messaggio evangelico di giungere anche alle persone che non frequentano abitualmente le nostre assemblee eucaristiche".

Superare la sfiducia. "Nell'attuale clima di sfiducia culturale generalizzata verso le comunità e le istituzioni tradizionali - ha ribadito il prelato - attraverso i media la proposta cristiana ha la grande opportunità di arrivare anche agli uditori meno affini alla nostra esperienza". Il vescovo di Coimbra, mons. Albino Cleto, ha invece lanciato un appello ai presenti, affinché "i fedeli stessi siano capaci di trasformare nel linguaggio comune e semplice della strada quelle posizioni ufficiali dei vescovi che - ha ammesso - talora sono espresse con ritardo e con un eccesso di contenuto teorico: tutti i cattolici devono impegnarsi ed approfittare di questi strumenti per mostrare in pubblico il volto della Chiesa, anche senza aspettare le prese di posizione ufficiali della gerarchia ecclesiastica". Il padre Manuel Morujão, nuovo segretario della Conferenza episcopale portoghese (Cep), ha infatti segnalato che "molto spesso, è la Chiesa stessa che dimentica di parlare e di informare sui propri siti web, che non invita i credenti a visitarli", alludendo, ad esempio, all'assenza quasi completa di riferimenti alla rete Internet nelle omelie nazionali.

Presenza concreta. Nel corso dei dibattiti, un gruppo di lavoro ha affrontato il tema della presenza effettiva della chiesa portoghese in Internet, mostrando le esperienze che sono già state realizzate in diversi ambiti. Il padre gesuita Filipe Martins ha ricordato il progetto "Essejota.net", con il quale si tenta di raggiungere persone "ai margini della Chiesa", per mezzo di proposte "molto aperte", che spaziano dalla poesia alla fotografia, dalla musica al cinema, oltre a cercare di approfondire riflessioni di tipo spirituale. Luís Gonzaga, fondatore del portale "paroquias.org", ha riferito su questa iniziativa, che ha come destinatarie le persone laiche, e che si propone di "evangelizzare, utilizzando le tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione sociale", includendo specifiche rubriche di spiritualità, di informazione e di dibattito sulle più attuali problematiche della vita cattolica. Padre Marcelino Ferreira, ha parlato del progetto interparrocchiale "Paroquiasdebraga.org", mettendo in luce le potenzialità della rete Internet, al fine di "promuovere comunione e comunità, conoscersi, farsi conoscere, incontrarsi, informare, dialogare e diffondere i contenuti evangelici". Samuel Mendonça, responsabile del portale della diocesi di Algarve (Diocese-algarve.pt) ha poi illustrato "un'iniziativa di allargamento", nel sud del paese, che sarà denominata Ridisc - Rete informatica per diocesi e istituzioni socio-culturali (Ridisc.org.), che prevede di dotare il territorio di strumenti informatici: portale e programma di gestione diocesano, programma di gestione parrocchiale.

Parlare in Internet. Nelle corso dei lavori si è svolta anche una tavola rotonda incentrata sul tema: "Il religioso in Internet", durante la quale, Octávio Carmo, dell'Agenzia cattolica portoghese Ecclesia, ha affermato che "non si devono avere esitazioni nel presentare le tematiche religiose online, adottando conseguentemente il linguaggio più adeguato a tale strumento comunicativo". Riflettendo sulla positiva constatazione che "il Portogallo ha diversi siti religiosi nel web, che si possono considerare a livello dei migliori presenti nei Paesi di tradizione cattolica", il giornalista ha però insistito sulla "necessità di superare un desueto atteggiamento fatalista, fatto di lamentele e preconcetti, per adottare invece un linguaggio semplice, diretto e concreto, pienamente comprensibile ai credenti, ma anche ai non cattolici". Pedro Leal, di Rádio Renascença, ha accennato ad una "rivoluzione in corso", in cui "occorre tuttavia stare attenti alla troppa dispersione delle offerte che può disorientare le scelte", e, presentando la diversificazione dei contenuti offerti dalle pagine online della radio, ha sostenuto che "è necessario fornire un sempre maggior numero di risposte mediante lo stesso spazio web". Infine, lo stesso José Antonio dos Santos, dell'Agenzia Lusa, dal punto di vista della più generale comunicazione giornalistica, ha riconosciuto "gli evidenti contributi positivi che provengono della presenza cattolica nel mondo virtuale", ammettendo che "la Chiesa portoghese si è ormai assicurata una presenza ed uno spazio significativi nella rete".