UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giovanni Paolo II…
“Un gigante” anche in 3D

In 22 minuti la vita, il pontificato di Wojtyla e la beatificazione del Papa. La Rai trasmetterà (anche in 3D) questo filmato di Italo Moscati per l’anniversario della sua morte, il 1° aprile. Padre Lombardi: «La tecnologia è stata usata con rispetto»
15 Marzo 2012
Benedetto XVI, presiedendo la cerimonia della Beatificazio­ne di Wojtyla in una piazza San Pietro gremita di persone arri­vate da ogni parte del mondo, definì il suo predecessore «un gigante». Quelle parole, oggi, sono diventate il titolo di un filmato in 3D su Gio­vanni Paolo II, diretto da Italo Mo­scati. Che dice: «Ho realizzato que­sto documentario come un piccolo film per raccontare qualcosa che non fosse già stato consumato».
Un gigante
andrà in onda all’inter­no dello Speciale TG1 del 1° aprile e, in contemporanea, in 3D su Rai HD (canale 501 digitale terrestre). In ventidue minuti ripercorre (in oc­casione del settimo anniversario della scomparsa di Giovanni Paolo II) la vita e il pontificato di Karol Wojtyla: le sue parole sulla fede, su Cristo, sui poveri e i dimenticati, sul­la violenza e le guerre. E si chiude con quel «Non abbiate paura. Apri­te, anzi spalancate le porte a Cristo», diventate messaggio indelebile del suo lungo Pontificato.

Prodotto dalla Direzione Strategie Tecnologiche della Rai con il Centro Ricerche, si inquadra nella collabo­razione della Rai con il CTV, Centro Televisivo Vaticano, che ha fornito anche importanti contributi 3D. Pa­dre Federico Lombardi, direttore ge­nerale del CTV e direttore della Sala Stampa della Santa Sede, spiega: «Lavoriamo da tempo per trovare un accordo tra le nuove tecnologie e le ideologie di cui ci facciamo porta­tori. Non siamo noi a determinare gli sviluppi delle tecnologie ma dob­biamo saperli seguire. Se siamo con­vinti di avere messaggi positivi im­portanti da offrire, di cui si sente un bisogno infinito in questo periodo, dobbiamo saperli dare per le vie su cui si incontrano gli uomini e le don­ne del nostro tempo». A proposito di Un Gigante, Lombardi spiega: «La figura di Giovanni Paolo II e la sua Beatificazione ci sembravano l’oc­casione principe per sperimentare con la Rai la nuova tecnologia del 3D perché si tratta di un evento di gran­de coinvolgimento emotivo. Il 3D si sta sviluppando soprattutto nello sport e negli effetti speciali ma a noi del Centro Televisivo Vaticano inte­ressa per gli eventi religiosi impor­tanti che coinvolgono il pubblico ed è difficile immaginare eventi altret­tanto importanti come quelli a cui partecipa il Papa». Sull’utilizzo del­le nuove tecnologie il direttore del CTV, però, puntualizza: «Vogliamo avere uno spazio nel 3D per ali­mentare una dimensione spirituale e religiosa nella vita delle persone. Ma dobbiamo essere molto sensibi­li al rapporto tra una tecnologia at­tenta agli effetti speciali e il senso del messaggio che vogliamo comu­nicare. Vogliamo essere prudenti per trasmettere un messaggio non su­perficiale ma profondo. E’ questo il motivo per cui non abbiamo anco­ra mai fatto una diretta 3D di una Messa, per non indulgere alla spet­tacolarità a danno del significato dell’evento».

Sul binomio tecnologia e prodotto artistico interviene il direttore ge­nerale della Rai Lorenza Lei che par­la di Un Gigante come «un fatto straordinario perché rappresenta l’unione tra la sperimentazione e l’e­spressione di un personaggio che ci ha guidato per 27 anni in un cam­mino. Chi lo ha conosciuto, ed io so­no fra questi, proverà una grande e­mozione ».