UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Guzzetti è “la Buona Notizia” del 2018

La «Buona Notizia» dell’anno 2018 è Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo e dell’Acri, l’Associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio italiane.
22 Gennaio 2019

La «Buona Notizia» dell’anno 2018 è Giuseppe Guzzetti (nella foto), presidente di Fondazione Cariplo e dell’Acri, l’Associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio italiane.

Giuseppe Guzzetti è il papà del no profit italiano, che grazie a lui è diventato uno standard di welfare sociale e culturale grazie anche alla missione affidata alle Fondazioni bancarie di sostenere in maniera costante e continuativa il mondo del no profit. Un modo di pensare altrimenti sconosciuto in Italia, dove fino a pochi anni fa esisteva solo la solidarietà caritativa e la filantropia pura e semplice. Una capacità di progettazione sociale che non poteva sfuggire al Premio Buone Notizie, che premia e cerca chi riesce a donare o ha già donato al nostro Paese esempi positivi capaci di agire a lungo termine nella società italiana. E poi Guzzetti è anche il padre della Fondazione per il Sud, oggi Fondazione «Con il Sud»: il più importante esempio d’intervento culturale e welfare nel nostro Paese dedicato al Mezzogiorno. Un’istituzione che sta segnando il Meridione, realizzata dalle Fondazioni bancarie e dal Terzo settore, ma pensata e voluta con forza da Guzzetti contro ogni resistenza. Non c’è progetto importante al Sud, sui beni confiscati alle mafie, culturale, socio sanitario in cui non ci sia anche lo zampino di «Con il Sud».

Non poteva perciò il Premio Buone Notizie perdere la possibilità di segnalare «da Sud» la vita intensa di lavoro e concretezza di Giuseppe Guzzetti: un padano perfetto. La «Buona Notizia» è stata scelta perché è un esempio, divenuto ancora più fondamentale in questo 2018 appena trascorso in cui gli allarmi sul no profit e il volontariato sono riecheggiati sempre più forti. L’idea della «Buona Notizia» dell’anno è quella di diffondere sempre più il racconto delle storie positive, che spesso si smarriscono nel marasma dell’eccezionalità e della cronaca, perdendo la loro carica esemplare, eleggendone idealmente una a icona per 365 giorni. «L'obiettivo del premio - dice il presidente dell'Assostampa di Caserta, Michele De Simone - è quello di promuovere il valore dell'informazione corretta ed equilibrata». «Il Buone notizie - spiega Luigi Ferraiuolo, segretario generale del Premio - è nato dall'empito di voler promuovere i lati positivi della quotidianità: perché un buon esempio vale più di mille pur impegnati discorsi».

La consegna del premio, una scultura in bronzo, fusa appositamente dall’artista Battista Marello, avverrà sabato 26 gennaio, alle 16, nella Biblioteca del Seminario di Caserta (in piazza Duomo a Caserta), alla presenza del Vescovo, monsignor Giovanni D’Alise.

Il 26 saranno anche premiati i tre giornalisti vincitori del «Buone Notizie»: don Antonio Rizzolo, direttore di «Famiglia Cristiana», Alessandra Sardoni, conduttrice di «Omnibus» de «La7»; e Stefano Lampertico, direttore di «Scarp de’ Tenis». Intanto sono ancora aperte le iscrizioni al «Premio Buone Notizie Young», fissato per l’11 maggio 2019: un concorso che prevede la realizzazione di video giornalistici sul tema «Cercare e raccontare uomini semplici dalle azioni straordinarie» nelle scuole e università italiane. I vincitori riceveranno le targhe Angelo Ferro. Il premio «Buone Notizie – Civitas Casertana», ideato dall’Ucsi di Caserta, è organizzato insieme con l’Assostampa, l’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Caserta, il «Corriere Buone Notizie» del «Corriere della Sera», e gode del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti nazionale e della Campania; della Fnsi Nazionale e del Sugc campano; della Fisc, Federazione italiana settimanali cattolici italiani; e del’Università Luigi Vanvitelli di Caserta; con media partner il quotidiano «Il Mattino» e «Tv2000». Il Premio è sostenuto da Confindustria Caserta insieme con la Fondazione «Civitas Vitae» e la Fondazione Pellegrini ed altri sponsor.