Ingrandire un oggetto, ruotare una foto o sfogliare un documento su uno schermo con un semplice tocco delle dita. Parte da qui la nuova rivoluzione tecnologica che promette di diventare la vera tendenza del 2010. Dopo il boom dei supertelefonini intelligenti – che hanno fatto sparire le vecchie tastiere per dare spazio a uno schermo tattile – ora la rivoluzione potrebbe passare ancora una volta dai computer. Si chiamano «tablet», o confidenzialmente «Pc tavoletta» e altro non sono che dei piccoli computer portatili utilizzabili con le dita o con una penna speciale.
L’idea era nata, già qualche anno fa, proprio da Microsoft che aveva addirittura prodotto una versione speciale del suo sistema operativo Windows Xp. Finora però, almeno in Italia, erano considerati quasi esclusivamente uno strumento destinato al mondo aziendale, sia per i prezzi elevati sia per i vantaggi limitati ri- spetto a un notebook normale. Poi con l’esplosione dei netbook, i mini Pc ultra portatili, alcune case produttrici hanno iniziato a produrre i loro modelli «convertibili», ossia computer che, ruotando lo schermo, si trasformano in vere e proprie lavagne digitali. A partire da Dell che aveva lanciato, già a inizio anno, il suo modello Latitude Xt2, ora addirittura aggiornato con una versione «corazzata », in grado di resistere a pioggia, vibrazioni, temperature esterne e cadute accidentali. Sulla stessa scia anche il nuovo modello T91 di Asus, un Pc «bonsai» con monitor completamente tattile che può essere utilizzato come un quaderno, sul quale scrivere appunti e note direttamente sullo schermo, oppure come un moderno organizer o una cornice digitale. All’appello non manca nemmeno Acer con l’Aspire 1820Pt, un prodotto che, sia per dimensioni che per formato, è a cavallo fra un vero notebook e un lettore digitale di libri. Così adesso, la sfida delle «lavagnette » si traduce in pochissimo peso, dimensioni ridotte, materiali leggerissimi ma, soprattutto, nella potenza: dai processori sempre più sofisticati e miniaturizzati fino a sistemi operativi appositamente pensati. Ora poi che a muoversi su questa frontiera ci sono i due colossi dell’informatica mondiale, Microsoft e Apple, la rivoluzione potrebbe essere davvero dietro l’angolo. E le tastiere potrebbero uscire definitivamente di scena. Per adesso sono solo voci, ma sia la Casa di Redmond che quella di Cupertino sembrano intenzionate a immettere il prima possibile sul mercato un Pc tavoletta tutto-fare. Microsoft ha già messo in cantiere un prototipo. Dovrebbe chiamarsi Courier e assomiglierebbe più a un lettore digitale di libri, come il famoso Kindle di Amazon, con due schermi che dialogano tra loro e che possono essere «sfogliati» come pagine. Stavolta però, con tutte le funzionalità di un vero Pc portatile, anche grazie al nuovo sistema operativo della casa di Redmond, Windows 7, che integra nuove funzionalità in grado di incrementare la capacità di riconoscimento calligrafico. L’idea di Apple è invece un dispositivo in «punta di dita» in grado di riprodurre video e musica, di visualizzare testi e, ovviamente, di essere sempre connesso a Internet. Insomma un mega-iPhone di ultima generazione con uno schermo da mini Pc. Che, se dovesse ricalcare il successo del 'melafonino', farebbe davvero boom.