Eccellenza, come è nata l’idea?
In vista dell’anniversario del Concilio era giusto valorizzare al meglio un piccolo tesoro custodito nel nostro dicastero. La Filmoteca vaticana che è parte del Pontificio Consiglio conserva infatti nei suoi archivi circa duecento ore di filmati originali, e in gran parte inediti, dei lavori Vaticano II. E ci è sembrato importante far sì che più persone possibili, dentro e fuori la Chiesa, potessero aver accesso a queste immagini. Ecco l’idea di un docu-film, la cui realizzazione è stata seguita in modo particolare, con un prezioso lavoro, dal nostro segretario aggiunto, monsignor Giuseppe Scotti.
Come vi siete mossi?
Abbiamo chiesto il supporto di Micromegas Comunicazione, una società specializzata in questo, per dare al prodotto una veste importante e di alto livello comunicativo. Sono loro che hanno lavorato con alta professionalità il materiale messo a disposizione, dopo una sapiente selezione, dalla dottoressa Claudia Di Giovanni e dalla signora Claudia Cinquegranelli della Filmoteca. Si tratta di immagini preziose e significative che coprono tutto il periodo conciliare. Ma non ci siamo limitati a questo.
Cioè?
Per far sì che il prodotto che volevamo offrire alla Chiesa e a tutti facesse ben capire l’importanza e la ricchezza del Concilio - che fu un momento significativo non solo a livello ecclesiale ma per il mondo stesso - abbiamo pensato che valesse la pena intessere un documento il più ricco e propositivo possibile. Così il docu-film inizia con una introduzione, curata dalla giornalista Vania De Luca con la consulenza del professor Lucio Coco, che racconta il contesto storico in cui è nato il Concilio. Mentre abbiamo chiesto ad un teologo laico ma attento alle dinamiche conciliari, Marco Vergottini, di aiutarci a leggere, con un linguaggio adatto anche ai meno esperti, i lavori del Vaticano II, dando delle pennellate sui singoli documenti. Ma non ci siamo fermati qui, e abbiamo arricchito il prodotto di ulteriori altri contributi.
Quali?
Intanto abbiamo raccolto lunghe interviste con monsignor Loris Capovilla, anziano segretario del beato Giovanni XXIII, con il patriarca maronita, con l’arcivescovo di Rio de Janeiro e con undici cardinali provenienti da tutti i continenti: dal segretario di stato vaticano, agli arcivescovi di Genova, Parigi, Washington, Bombay e Sydney. Ciascuno di loro è stato interpellato per illustrare i documenti pian piano approvati dal Concilio. Si tratta di testimonianze moto interessanti. A tutto ciò abbiamo poi aggiunto anche altra documentazione sul Concilio proveniente dall’Archivio segreto vaticano. Anche lì abbiamo potuto pescare delle autentiche perle.
A cosa si riferisce?
Abbiamo recuperato una cassetta con la viva voce dell’arcivescovo Karol Wojtyla che interveniva, in latino, nel corso della discussione per la preparazione della dichiarazione sulla libertà religiosa Dignitatis Humanae. Oppure l’elenco dei padri che hanno sottoscritto, dopo il Papa, la prima Costituzione approvata, la Sacrosanctum Concilium sulla liturgia.
Ma con tutto questo materiale quanto è venuto lungo questo docufilm?
Alla fine sono stati confezionati complessivamente dodici ore di filmato. Dal quale abbiamo estratto un docu-film di un’ora e cinquanta minuti che abbiamo proposto alla Rai per farlo conoscere al pubblico italiano, ma anche in altri contesti europei e americani con la speranza che possa avere una diffusione più ampia possibile. Oltre a ciò, stiamo studiando l’ipotesi di confezionare dei dvd per non perdere la ricchezza delle interviste raccolte. Pensi solo alla testimonianza di oltre un’ora che ci ha dedicato monsignor Capovilla, in cui ha ricordato episodi per nulla o poco conosciuti.
Ad esempio?
Ci racconta cosa successe la sera dell’11 ottobre 1962, quando papa Giovanni pensava di affacciarsi per salutare l’immensa fiaccolata in piazza san Pietro per l’apertura del Concilio con solo una benedizione e senza dir nulla, e invece improvvisò l’indimenticato, splendido, discorso della luna. Insomma, abbiamo lavorato non solo per far vedere delle immagini, seppur suggestive, ma per cercare di mettere davanti agli occhi di un pubblico più vasto possibile uno strumento che offra momenti di riflessione e arricchimento personale mettendoli in contatto nel modo più avvincente possibile con l’evento conciliare.
Quale è la lettura del Concilio che traspare dal docu-film?
Benedetto XVI ha aiutato tutti noi a percepire il Vaticano II con l’ermeneutica della continuità. Il docu- film parte proprio con il famoso discorso per gli auguri natalizi alla Curia romana del 2005 in cui il Papa spiega questa lettura. E si sviluppa su questa linea.
Il Papa lo vedrà?
La sera del 9 ottobre, al termine dei lavori sinodali, faremo vedere ai padri una versione del docufilm ridotto ad un’ora. Ovviamente inviteremo personalmente anche il Papa. E ovviamente tutti speriamo che possa partecipare alla proiezione.