“Il laboratorio vuole fare in modo che cresca la convinzione comune che la buona notizia, ovvero la buona comunicazione, ci sia anche nelle vicende crude e dolorose che la cronaca mette in evidenza, e che c’è, soprattutto, un modo buono per raccontare, nel rispetto delle persone, siano esse protagoniste della cronaca stessa o anche solo lettori, ascoltatori, telespettatori e internauti”...