Il mondo di Internet e dei social network non ha mai preoccupato la Santa Sede ma certo «non pensavamo che certe reazioni fossero così grezze». Monsignor Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali rivela che subito dopo il «debutto» di Benedetto XVI su Twitter nel dicembre 2012, si era pensato di chiudere il profilo. «Non ci ha mai preoccupato trovare messaggi negativi – racconta Celli intervenendo a un convegno sul tema 'Il futuro della comunicazione responsabile' – ma non pensavamo che certe reazioni fossero così grezze. La negatività non ci ha mai sconvolto invece siamo rimasti male della volgarità» ricevuta all’iniziativa. Dopo «una lunga e matura riflessione decidemmo di rimanere aperti. La Provvidenza ci ha aiutato con questo gesto audace», continua monsignor Celli sottolineando che oggi sono 11,5 milioni i follower del profilo del Papa. «Francesco usa il linguaggio che il mondo giovanile usa. Ha la capacità di dialogare con il mondo».