UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il Premio Bresson a Daniel Burman

Il Premio Robert Bresson torna a Venezia e celebra la sua nona edizione il 2 settembre alle ore 11,30 presso la sala Tropicana 1 dell’hotel Excelsior, spazio Fondazione Ente dello Spettacolo. L’Ente, editore tra l’altro, della “Rivista del Cinematografo” partecipa anche quest’anno al Festival con un panel di eventi che culmineranno proprio con la consegna del prestigioso Premio Robert Bresson, assegnato come ogni anno al regista “che abbia dato una testimonianza significativa del difficile cammino nella ricerca del significato spirituale della nostra vita”.
2 Settembre 2008

Il Premio Robert Bresson torna a Venezia e celebra la sua nona edizione il 2 settembre alle ore 11,30 presso la sala Tropicana 1 dell’hotel Excelsior, spazio Fondazione Ente dello Spettacolo.
L’Ente, editore tra l’altro, della “Rivista del Cinematografo” partecipa anche quest’anno al Festival con un panel di eventi che culmineranno proprio con la consegna del prestigioso Premio Robert Bresson, assegnato come ogni anno al regista “che abbia dato una testimonianza significativa del difficile cammino nella ricerca del significato spirituale della nostra vita”.
Quest’anno a ricevere il Premio (già assegnato in passato a direttori come Giuseppe Tornatore, Wim Wenders e Zhang Yuan) sarà l’argentino Daniel Burman, già vincitore nel 2004 del premio della giuria a Berlino.
Il riconoscimento sarà consegnato dal Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali del Vaticano Sua Ecc. mons. Claudio Maria Celli.
“Anche quest’anno – spiega Dario Edoardo Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo – ci presentiamo a Venezia con un messaggio nuovo. Dopo l’assegnazione, lo scorso anno, del Premio Bresson al celebre regista russo Aleksander Sokurov, quest’anno vogliamo seguire la nostra più naturale ispirazione: la promozione di giovani talenti. Per questa ragione abbiamo scelto di assegnare il Premio ad un promettente regista argentino, già molto apprezzato all’estero ma ancora poco conosciuto in Italia”. Vincenzo Grienti